Shogun, The Bear, Baby Reindeer le favorite agli Emmy Awards
Non c’è molta trepidazione nella Hollywood che si prepara al primo appuntamento della stagione dei premi a cinema e televisione. L’award season 2024 si ritrova tra le mani le produzioni che sono riuscite a emergere dai lunghi scioperi dell’anno scorso e si inaugura nel mezzo di una forte contrazione dell’industria dello spettacolo locale.
Le sorprese, poi, dovrebbero essere poche. La 76esima edizione degli Emmy Awards ha già un vincitore: «Shogun». Questo show sulle macchinazioni politiche nel Giappone feudale ha fatto faville ai Creative Arts Emmys lo scorso fine settimana: con 14 riconoscimenti nelle categorie tecniche, è già la serie drammatica più premiata di sempre, anche dell’ultima stagione di Games of Thrones (12 Emmys nel 2019).
Durante la cerimonia di stasera al Peacock Theatre di Los Angeles, l’epopea di Fx diventerà la prima produzione in lingua non inglese a vincere la statuetta per la miglior serie drammatica, il premio più prestigioso degli Oscar della televisione. Solo la sudcoreana Squid Game era riuscita ad arrivare nella rosa finale (ma poi vinse «Succession»). Shogun dovrebbe portare alla vittoria pure i suoi protagonisti Hiroyuki Sanada e Anna Sawai, che però compete con Elizabeth Debicki, la Lady D dell’ultima stagione della saga reale britannica di Netflix, «The Crown».
Nella categoria delle commedie arriva favorita la seconda stagione di «The Bear», che l’8 settembre ha già ottenuto sei Emmy tecnici e quello come miglior attrice invitata per Jamie Lee Curtis. Anche se i membri della Television Academy saranno stati un po’ raffreddati dalla terza stagione che è uscita proprio mentre loro votavano sulla precedente, la saga dei Berzatto dovrebbe bissare il premio per miglior commedia ottenuto alla precedente edizione e quello agli attori maschili per il protagonista Jeremy Allen White e il secondario a Ebon Moss-Bachrach.
Meno sicure le nominate femminili. Ayo Edebiri deve vedersela con la protagonista di «Hacks!» Jean Smart (Hbo) e Liza Colón-Zayas, con Hannah Einbinder, sempre di «Hacks!» e con Meryl Streep, per «Only Murders in the building» (Hulu-Disney).
Qualche brivido di suspense in più arriverà per i riconoscimenti alle serie limitate o antologiche, dove sono arrivate in finale «Baby Reindeer», «Fargo, «Ripley», «True Detective» e «Lessons in Chemistry». In questo caso i riconoscimenti per sceneggiatura, regia e attori potrebbero essere più sparpagliati, ma sembra probabile che il premio forte, quello al miglior show, andrà a «Baby Reindeer», la commedia dark di Netflix basata su una storia vera che ha colto di sorpresa gli spettatori e i votanti questa primavera. Il suo creatore Richard Gadd si troverà testa a testa con Andrew Scott (Ripley) e Jon Hamm (Fargo) come miglior attore.
Jodie Foster è la favorita per il suo ruolo di poliziotta in Alaska in «True Detective: Night Country».
La cerimonia sarà condotta dagli attori canadesi Eugene e Daniel Levy, padre e figlio, a partire dalle 17 di Los Angeles, le 2 di notte in Italia, dove verrà trasmessa in diretta su Sky.
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