Chi è Marco Perego, il marito bresciano di Zoe Saldaña

Il regista di Salò era nella shortlist degli Oscar 2025 per il miglior cortometraggio, ma come Maura Delpero con «Vermiglio» non ce l’ha fatta
Il regista Marco Perego con la moglie Zoe Saldaña - Foto Instagram
Il regista Marco Perego con la moglie Zoe Saldaña - Foto Instagram
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In questi giorni si parla parecchio delle nomination agli Oscar 2025. E di conseguenza si parla parecchio di «Vermiglio» di Maura Delpero, film girato nella zona del Passo del Tonale (era finito nella shortlist per la miglior pellicola straniera).

Ma si sta parlando parecchio anche di «Emilia Pérez» di Jacques Audiard, film candidato a essere «Best picture», e di Zoe Saldaña, che per il ruolo di Rita Moro Castro ha vinto il Golden Globe e che è candidata come Miglior attrice non protagonista. Quest’ultima ha un legame forte con Brescia: è sposata dal 2013 con il salodiano Marco Perego, che a sua volta è arrivato a un passo dagli Oscar con l’ultimo cortometraggio che ha diretto

Chi è Marco Perego

Perego, classe 1979, è cresciuto sul lago di Garda, a Salò. Da tempo vive però negli Usa: arrivato a New York a 21 anni per seguire la sua vocazione creativa, ora vive a Los Angeles con la moglie e i tre figli, dove lavora come regista.

Il suo ultimo cortometraggio era stato inserito tra i shortlisted per gli Academy Award 2025. Girato a Venezia e interpretato dalla moglie Saldaña, Marcello Fonte, Gaia Scodellaro e Marilena Anniballi con le detenute del carcere femminile della Giudecca

Il cortometraggio

Dopo aver visitato il carcere e ascoltato le detenute, Perego ha deciso di creare un’opera che le coinvolgesse, affrontando il tema della loro invisibilità. Tornato negli Stati Uniti ha scritto, insieme al premio Oscar Alex Dinelaris Jr., una storia intima e corale su una donna in procinto di essere scarcerata. Il titolo «Dovecote» richiama i luoghi angusti del carcere, in netto contrasto con la libertà della Venezia turistica al di fuori delle mura.

«Dovecote» è un «tributo alla resilienza dello spirito umano e un’esplorazione dei limiti della libertà e dell’identità», aveva scritto su Instagram.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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