A Cannes è il giorno di «Parthenope» di Sorrentino: il legame bresciano della co-protagonista
Oggi al 77esimo Festival di Cannes è il giorno di «Parthenope», scritto e diretto da Paolo Sorrentino, co-produzione italo-francese di Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures del gruppo Fremantle, Pathé e altri, unica pellicola italiana in concorso. Il titolo del film rimanda alla leggenda dell’origine della città di Napoli, al mito della sirena Partenope.
Ma nella storia e contesto napoletani che vanno dagli anni Cinquanta a oggi – descritti dalla produzione come una «epopea femminile... in quella città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e può farci male» – c’è un pizzico di brescianità: Celeste Dalla Porta, l’interprete del personaggio-chiave, è la nipote del grande fotografo bresciano Ugo Mulas (Pozzolengo 1928 - Milano 1973).
Celeste, qui al debutto da co-protagonista dopo poche pose quasi invisibili nel precedente sorrentiniano «È stata la mano di Dio», è in un cast che annovera big come l’americano premio oscar Gary Oldman; Silvio Orlando; Luisa Ranieri, Isabella Ferrari. E nella narrazione filmica il suo personaggio è, in età adulta, interpretato da Stefania Sandrelli.
Figlia d’arte
La giovane attrice è nata il 24 dicembre 1997 a Milano, che fu città d’adozione e culla di sviluppo artistico anche per il nonno fotografo. Sua madre è Melina Mulas, fotografa a sua volta, nota per la raffigurazione della spiritualità (il portfolio «Il terzo occhio» sui volti del Buddismo): è una delle figlie – l’altra è Valentina che, con Melina, è titolare del milanese Archivio Mulas – che Ugo Mulas ha avuto da Antonia «Nini» Bongiorno conosciuta nel 1958 frequentando il mitico Bar Jamaica, covo di intellettuali e artisti. Nini è scomparsa nel 2014 dopo essere stata a sua volta impegnata in fotografia, pubblicità e tv.
Figlia del compositore e contrabbassista jazz Paolino Dalla Porta, sua nipote Celeste vanta una formazione artistica multiforme: a 21 anni è già modella; ma studia anche danza, soprattutto teatro-danza con la coreografa americana Julie Anne Stanzak, e recitazione seguendo corsi di teatro e diplomandosi nel 2021 al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel 2021 appare nel corto «Cecità» di Niccolò Donatini; nel 2022 negli analoghi «Red Mirror» di Federico Russotto per Campari; e «La replica» di Mauro Diez.
La sua scheda sul sito del Service Cast Artistico del Centro sperimentale di cinematografia - che su Instagram il 14 maggio si complimentava con lei con un «Celeste siamo fieri di te!» accanto alla clip ufficiale del film - la descrive alta 1,69 cm; capelli castani e occhi marroni; con conoscenza della lingua inglese, e canto e chitarra come hobby. È lei la nuotatrice nel poster del film, evocativa elaborazione a colori d’una foto scattata sul set di Capri nel settembre 2023 dal fotografo Greg Williams. Celeste ha postato l’originale sul proprio profilo Instagram (5.857 follower a ieri, ma boom prevedibile dopo l’uscita del film), con altre immagini (una con Sorrentino) del suo presente.
Presto il canto della giovane Sirena risuonerà nei cinema: con un’eco bresciana.
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