Ci siamo: è l'ora di Quentin Tarantino al Teatro Grande di Brescia
Il giorno di Quentin Tarantino è cominciato. Nel pomeriggio, fortunatamente sereno, Brescia si è riempita di cinefili e VIP watcher (coloro che, senza biglietto per la presentazione del libro «Cinema Speculation», speravano comunque di scorgere il regista).
Gli avvisi davano le porte in apertura alle 18.30, ma già alle 18 le persone attendevano fuori dal Teatro Grande, su corso Zanardelli, con il biglietto in mano. Poche le rinunce, e pochi quindi i biglietti straordinari da accaparrarsi all’ultimo minuto.
Tarantino è arrivato appena prima delle 19.30 entrando direttamente da via Paganora, senza la passerella promessa su Corso Zanardelli. Camicia nera con le maniche arrotolate, una foto veloce con la polizia che l’ha scortato e via dentro il teatro. «Abuso di potere», hanno urlato alcuni fan a cui non ha concesso nemmeno uno sguardo. «Abbiamo pagato il biglietto e paghiamo le forze dell’ordine, e nemmeno un saluto o un autografo», la lamentela dilagante.
L'attesa nel pomeriggio
Alcune persone hanno però annusato che l’ingresso di Quentin Tarantino dalla scalinata poteva essere un bluff; si sono via via accalcate sul retro del teatro, in via Paganora, tra il furgone della Polizia che impediva il passaggio verso la porta e il plateatico del bar La Riserva del Grande (che però non ha preparato alcun cocktail celebrativo, come da voci che circolavano nei giorni scorsi). Pochissime invece le persone alle transenne su piazza Duomo, a chiudere la via che il regista potrebbe percorrere scortato dalle forze dell’ordine.
Anche il Tarantino Day organizzato parallelamente dal Regno del Cinema al Cinema Sociale di via Cavallotti ha registrato buoni numeri: molti i fan tarantiniani che, sprovvisti di biglietto per la presentazione live, hanno ripiegato sulla proiezione in sala di alcuni dei suoi più grandi successi (tra cui Pulp Fiction e Bastardi Senza Gloria in lingua originale).
Gli avventori non sono solo bresciani, e non hanno riservato solo entusiasmo all’organizzazione. Elisa, Alberto e Oscar, per esempio, arrivano da Milano, hanno il biglietto, ma avrebbero comunque voluto assistere all’arrivo di Tarantino, e come loro Micheal e altri fan che arrivano da Austria e Svizzera. Sono lì dal mattino presto. «Giriamo festival ed eventi, abbiamo visto da vicino Steven Spielberg e Hillary Clinton, ma mai ci siamo trovati in una situazione del genere», ci hanno detto riferendosi al camion che impediva ogni possibile interazione con Tarantino.
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