Chiara Ferragni si racconta a Simona Ventura
A poco più di un anno dal debutto alla Mostra del Cinema di Venezia, arriva su Rai2 lunedì 12 ottobre, in prima serata e in prima visione in chiaro, Chiara Ferragni: Unposted, il documentario di Elisa Amoruso sulla giovane regina degli influencer di moda, entrato nella selezione dei Nastri d'argento e titolo record per incassi fra le uscite evento in sala.
«Abbiamo parlato senza maschere. Lei mi è sempre piaciuta moltissimo e mi ha incuriosito, anche perché abbiamo molte cose in comune - ha spiegato la conduttrice al Prix Italia, parlando della serata evento sul fenomeno Ferragni -. Veniamo tutte e due dalla provincia con le eccezioni positive che comporta; abbiamo trasformato la nostra passione in un lavoro e abbiamo avuto il coraggio di creare qualcosa di nuovo». Ci è piaciuta l'idea di trasformare la serata su Chiara Ferragni in un evento - ha aggiunto il direttore di Rai2 Ludovico Di Meo -. Lei è un fenomeno straordinario, una delle influencer più famose al mondo, e abbiamo pensato a Simona come intervistatrice d'eccezione».
Potrebbe esserci un futuro televisivo per Chiara Ferragni? «Appartiene a un mondo che al momento ha confini abbastanza lontani dalla tv generalista - commenta Di Meo -. Il passaggio a un ruolo tv, mi sembra prematuro e complicato». Se si pensasse per lei invece a Sanremo non si può escludere: «L'ha presentato anche uno scienziato? Può accadere di tutto, quello è un mondo a parte». Invece con Simona Ventura «stiamo parlando di un progetto in primavera, ma siccome è un po’ presto lasciamo il mistero».
La conduttrice però svela qualcosa in più: «Il direttore mi vede in una veste di prima serata e con progetti nuovi, probabilmente in primavera e io sono d'accordissimo. Sto benissimo a Rai2 sono felice di essere rimasta in Rai e di poter lavorare con lui». Per lei Chiara Ferragni «è un esempio assolutamente positivo, anche perché ha rivoluzionato i nuovi media. Io allo stesso modo in passato ho affrontato nuovi generi di trasmissioni, come i reality che oggi non ritornerei a fare a meno che non fossero cose completamente nuove, anche perché il mondo è cambiato e l'umore del pubblico anche».
Nell'influencer fenomeno «vedo due anime, due Chiara. Quella dell'imprenditrice da 21 milioni di follower, capace anche di raccogliere cinque milioni di euro per beneficenza da destinare alla lotta alla pandemia, e una Chiara più intima, la bambina con la voglia di farsi amare. Sono due anime molto forti». Chiara Ferragni «è tosta com'ero io agli inizi». Il mondo in cui si muove, quello dei social media, ha sicuramente dei rischi per i più giovani «ma sta anche ai genitori gestirli per i figli. Io ad esempio sono andata di vanga, è cominciata la scuola e alle 22 tolgo il cellulare». L'odio che si trova in rete «è uno specchio di quello presente nella nostra società, caratterizzata soprattutto dalla poca tolleranza del diverso».
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