«Chemotherapy» si fa arte al Link Point
Solo per oggi, dalle 18.30 alle 21.30 l’artista Filippo Minelli espobne il suo racconto della malattia.
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Solo per oggi (orario: 18.30-21.30) Filippo Minelli, artista franciacortino 31enne riconosciuto a livello internazionale, presenta al Link Point di via Monti 13, a Brescia il progetto «Chemotherapy». Sottoposto a chemioterapia nel 2011 per un linfoma maligno, l’artista tenne all’epoca un blog e un diario per immagini, tradotti ora in progetto d’arte di denuncia sulla salute pubblica.
Proponendo «Chemoterapy Update» il Link, spazio culturale gestito da Fabio Paris, Domenico Quaranta e Lucio Chiappa, centra due obiettivi: portare in città l’opera di Minelli, ospitata da musei, gallerie e istituzioni in giro per il mondo, e affrontare temi caldi per Brescia e provincia, come inquinamento e salute. Partendo dal Pcb, il cui legame con il Linfoma Non-Hodgkin è oggetto di approfondimenti scientifici. Ma l’artista non dimostra, semmai mostra. E così nell’installazione ci sarà il terreno contaminato proveniente dall’area della discarica Vallosa, a Passirano, in cui dalla Caffaro sono finiti residui carichi di Pcb. «Da ragazzino camminavo tranquillamente su terreni che poi sono stati chiusi per inquinamento - ricorda Minelli -. Non posso dire che sia quella la causa della mia malattia, ma resta il fatto che ho vissuto e vivo in zone contaminate».
In mostra ci saranno poi souvenir conservati dall’ospedale e le locandine pubblicate per un anno su facebook con l’iPhone, in particolare nei lunghi nei periodi in cui a Minelli era vietato incontrare chiunque. «Dopo i cicli di chemioterapia avevo le difese immunitarie bassissime e dovevo restare isolato - racconta -. Il diario fatto con i poster mi serviva per informare sul mio stato di salute, per sdrammatizzare e per sfogare il mio bisogno di creare».
C’è poi un aspetto psicologico legato al fatto di poter morire da un momento all’altro. «Appena scoperto il linfoma mi avevano dato due settimane di vita. Con i poster ho voluto sottolineare quella particolare condizione in cui ogni minima cosa diventa un evento».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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