«Chagall, gli anni russi»: una vita per l’arte narrata da Fo
C’è già tutto ne «La passeggiata», che di Marc Chagall è una delle opere-icona: il villaggio, la moglie Bella, la giovinezza, la primavera, il sogno... Dipinto nel 1917-18, quando l’artista russo di origine ebraica tornò in patria, dopo il primo soggiorno a Parigi, per aderire con entusiasmo alla rivoluzione bolscevica, sarà il cuore della mostra «Marc Chagall. Anni russi 1907-1924» che si aprirà venerdì 20 novembre al Museo della Città di Santa Giulia, e che affiancherà 33 opere e due taccuini inediti del pittore russo a circa 35 bozzetti e dipinti di Dario Fo ispirati proprio a Chagall.
Un «progetto» costruito su misura per la città, a partire dalla disponibilità di un gruppo di opere del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e di alcuni collezionisti privati russi, ha spiegato alla stampa il direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato. L’incontro, nelle parole del vicesindaco e assessore alla Cultura, Laura Castelletti, tra due «personalità uniche e affascinanti, in una esplosione di creatività».
Che avrà il suo culmine il 16 gennaio quando Dario Fo proporrà al Teatro Grande una lezione-spettacolo sulla vita di Chagall.
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