Cultura

«Canto di Natale», il musical arriva al teatro Gloria di Montichiari

Il regista romano Simone Martino nel Bresciano, dove ha trovato l'amore e lavora con un cast di attori della nostra provincia
Il «Canto di Natale - la favola musicale» arriva per la prima volta a Montichiari
Il «Canto di Natale - la favola musicale» arriva per la prima volta a Montichiari
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Dopo i sold-out negli anni scorsi a Roma e in Centro Italia, il «Canto di Natale - la favola musicale» arriva per la prima volta a Montichiari. Tratto dall’omonimo racconto di Charles Dickens, il musical occupa ben nove date nel calendario del teatro Gloria di Montichiari: debutta l’8 dicembre, poi replica il 9, 22 e 29 alle 20.30; il 23 e 30 dicembre anche alle 16.30; il 10 e 26 dicembre alle 16.30 e il 25 dicembre alle 17.30 (biglietti da 10 a 25 euro su www.cinemagloria.it).

Da Roma a Brescia

Il motivo dell’arrivo nel Bresciano del regista Simone Martino, romano doc, è semplice: «Qui - confessa - ho trovato l’amore (Silvia Ferrari che, con la sorella Paola cura i balletti dello show, ndr). Al Teatro Gloria porto un nuovo allestimento e una nuova produzione sulla base di quanto ideato nel 2016». Così, ad eccezione di pochi protagonisti, il nuovo cast di circa 30 elementi è composto per lo più da attori provenienti dalla zona bresciana. Con canzoni inedite arrangiate in chiave sinfonica dallo stesso Martino - compositore e arrangiatore di fama, già a Montichiari nel 2022 con «Re Artù - Opera musical» e con una decina d’importanti spettacoli alle spalle - sul palco prende vita la favola iconica del periodo natalizio a cui lui è particolarmente affezionato, dal messaggio ben chiaro.

Il messaggio

«È bello coltivare sogni e speranza: come il protagonista Scrooge ogni uomo ha una seconda possibilità per redimersi e diventare la versione migliore di sé» spiegano Francesca Marsi, Sebastiano Monti e Matteo Volpotti, performer professionisti che hanno già lavorato con il regista e lo hanno seguito con piacere nella città bassaiola per interpretare Isabelle, Jacob Marley e Bob Cratchit.

Nell’ambientazione della Londra vittoriana, con la contrapposizione tra bene e male, i loro personaggi di «cantastorie mascherati» entrano in dialogo con quelli interpretati dagli altri attori, nell’alternanza di momenti di festa, gioia, tristezza e paura, in un continuo susseguirsi di emozioni. E nel racconto rivolto ai bambini spiccano temi, come la povertà e la differenza tra classi sociali, che possono far riflettere anche gli adulti.

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