Cultura

«Briatore mi ha telefonato: non sei fuori...»

Dopo l'avventura nel reality The Apprentice il rovatese Matteo Gatti racconta di aver ricevuto i complimenti di Briatore
AA

Matteo Gatti, il 38enne di Rovato che l'altra sera ha soltanto sfiorato la vittoria nella puntata conclusiva del reality «The Apprentice» trasmesso da settembre sui canali Cielo e SkyUno, il boss l'ha sentito mercoledì mattina.

Flavio Briatore gli ha telefonato esprimendogli il suo apprezzamento comunque; e l'ha scritto pure su twitter: «Sentito Matteo, rinnovata la grande stima nei suoi confronti e vedremo se in futuro ci saranno le condizioni per collaborare». E ha chiuso con un consolatorio «Non sei fuori!», facendo il verso alla frase usata per sancire ad ogni finale di puntata l'eliminazione degli altri 14 concorrenti che con Matteo e Francesco hanno animato le dieci settimane di messa in onda registrata.

Matteo, infatti, rispondendo alla nostra telefonata, precisa di non sentirsi affatto fuori: «Non ci sono un vinto e un vincitore. Semplicemente Flavio cercava un amministratore e non un addetto al settore commerciale. E allora ha scelto Francesco». Che è Francesco Menegazzo, 29enne di Treviso, trader bancario, risultato vincitore: per lui ci sarà un lavoro in una delle imprese del boss, un ruolo manageriale e «uno stipendio a sei cifre».

All'indomani della finalissima di «The Apprentice», versione italiana del format portato al successo negli Stati Uniti dal magnate Donald Trump, il rovatese Gatti si dice sereno. Come deve fare uno che riassume se stesso nel motto «saperci fare con la gente vuol dire guadagnare», pubblicato sotto la sua fotografia nel sito web del talent show. D'altronde, a lui, definito il prototipo del self-made man, non sembra interessasse la vittoria: «Certo se avessi vinto, ovviamente sarei stato contento - spiega pragmatico -. Ma ciò a cui tenevo di più era la visibilità: quella ti permette di fare affari».

Il tono della voce suggerisce una serenità senza timori o rimpianti. E quando gli chiediamo se il rapportarsi a un big famoso come Briatore non l'abbia intimidito, risponde: «No. Mi ha suscitato grande rispetto, ma timore mai. Io sono stato semplicemente me stesso. Chi mi conosce mi ha confermato: "in tv sei stato proprio come nella realtà"». «Con Flavio - sottolinea azzardando una confidenza che in tv non s'è vista - è scattato un feeling. Una sorta di empatia tra simili. Anche se non ho vinto non ha escluso che potremmo fare business assieme».

E potrebbe lavorare in futuro anche con gli altri concorrenti: «Sono rimasto in buoni rapporti. Il mio ramo è la consulenza commerciale. Mi sono fatto le ossa prima come rappresentante e come direttore commerciale».
Ora è probabile che per lui inizi un tour de force catodico: domenica 28 ottobre, intanto, sarà ospite col Boss alla trasmissione «Cielo che gol!», il nuovo programma calcistico di Simona Ventura e Alessandro Bonan in onda alle 14 sul canale Cielo visibile sul digitale terrestre e sulla piattaforma Sky.


Paola Gregorio

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato