Cultura

Brescia sempre più a due ruote

Mentre crescono i numeri di BiciMia nasce un laboratorio per costruirsi una bici in bambù
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Da Londra a Brescia per insegnare a costruire una bici in bambù.

Hanno tra i 20 e i 30 anni James Marr, Suami Rocha e Gloria Bertussi, fondatore e soci del Bamboo Bicycle Club, esperienza nata nella metropoli inglese cinque anni fa, che quest’estate farà tappa a Brescia. «Non vendiamo biciclette - spiega Gloria, ospite al Bike Point di largo Formentone -, insegniamo a costruirle». Con il bambù, per la precisione. «È più leggero dell’alluminio e poco più pesante del carbonio, ma ha il vantaggio di essere ad impatto zero per l’ambiente».

Servono 3-4 canne di bambù per realizzare il telaio di una bici, mentre manubri, ruote e sellino sono a discrezione del costruttore, che può personalizzarli colorando la fibra di canapa e resina epossidica che tiene insieme le giunture. Chi però s’immagina una bicicletta a costo zero, dovrà ricredersi: un telaio in bambù costa 600 euro, a cui vanno aggiunte le spese per le altre componenti. In compenso, c’è la soddisfazione di avere un modello unico al mondo.

I workshop del club si terranno nei mesi di luglio, agosto e settembre all’interno di Ambiente Parco, in largo Torrelunga (info al 3492272414 e su bamboobicycleclub.it). 

Anche l’uso privato è in aumento, come testimonia l’attività della Bike Station in stazione e del Bike Point in Largo Formentone:il deposito è passato negli ultimi sei anni da 100 a 400 biciclette ospitate. Nell’officina di riparazione, aperta esattamente un anno fa, «ogni mese aumentano le richieste - spiega il responsabile Marco Verità - e anche il noleggio dei due scooter elettrici introdotto il mese scorso comincia a funzionare: 40 richieste solo a maggio». 

 

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