Brescia investe sulla cultura: ecco il bando da 180mila euro

Daniela Zorat
Il nuovo bando «Cultura e prossimità 2024», finanziato dalla Loggia e dalla Fondazione della Comunità Bresciana, ha l’obiettivo di «coinvolgere e far collaborare più realtà territoriali»
Castelletti, Mistretta, Caldana (FCB) e Muchetti - © www.giornaledibrescia.it
Castelletti, Mistretta, Caldana (FCB) e Muchetti - © www.giornaledibrescia.it
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Dare continuità al positivo fermento creativo nato in occasione di Brescia Bergamo Capitale della cultura, con la produzione di eventi che si erano sviluppati su tutto il territorio cittadino grazie al coinvolgimento dei Consigli di quartiere e di svariate realtà associative.

L’obiettivo

Questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale e la Fondazione della Comunità Bresciana intendono perseguire con il nuovo bando «Cultura e prossimità 2024», che mette sul piatto un finanziamento di 180mila euro (130mila dal Comune, 50mila dalla Fondazione) per eventi o laboratori culturali che hanno l’obiettivo di «coinvolgere e far collaborare più realtà territoriali e con i Cdq a svolgere la funzione di attivatori dei processi» come sostenuto dalla sindaca, Laura Castelletti, che proprio nei giorni scorsi con l’assessore alla Partecipazione, Valter Muchetti, era presente al momento di restituzione alla città di quelle esperienze vissute nel 2023, «traendone stimolo per rafforzare e creare nuove reti sul territorio» come affermato da quest’ultimo.

Il bando

Il bando, del resto, ha dichiarato il presidente della Fondazione, Mario Mistretta, vuole proprio «creare forme di contaminazione tra realtà diverse per attività ed eventi culturali, in modo più curato che ci consente di fare filantropia di precisione, evitando invece finanziamenti a pioggia».

I dettagli

Come illustrato dalle due dirigenti degli assessorati alla Cultura e alla Partecipazione, De Angelis e Albertini, i progetti vanno presentati entro il 18 dicembre. Il contributo può arrivare fino a 5mila euro se a fare domanda sarà una sola realtà, mentre potrà arrivare fino a 15mila euro se si sarà creata una rete, coinvolgendo anche i Cdq.

La somma erogata non potrà comunque coprire più del 50% dei costi, che si alza al 70% in caso di approvazione da parte del Cdq. Da qui la loro funzione di «attivatori» e promotori di reti, anche tra più Consigli di quartiere e tra le associazioni. Gli assessorati e la Fondazione sono disponibili ad aiutare i Cdq su come sviluppare le richieste. «Con il bando per gli appuntamenti culturali del 2023 arrivarono il triplo delle richieste rispetto ai progetti che furono poi realizzat» ha affermato la sindaca, ora a valutare le proposte sarà un’apposita commissione creata dalla Fondazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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