Cultura

Borno-Altissimo, un comprensorio tra memoria e snowboard

«Nel ’72 partì la funivia, mancava neve come oggi. Lavoriamo con l’artificiale per fare sempre meglio»
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Che sia per una sola giornata fuori porta o per l’intero periodo invernale, Borno si conferma presenza irrinunciabile per gli appassionati bresciani di sci.

Passi da gigante sono quelli che il comprensorio Borno-Monte Altissimo ha compiuto dagli inizi degli anni '70 quando la cittadina camuna è diventata stazione sciistica invernale con la realizzazione della funivia bidonvia Ogne-Monte Altissimo. Una scelta, quella di realizzare il primo impianto di risalita, che ha avuto un notevole impatto sull’intero paese. Dagli addetti agli impianti ai maestri di sci. Dai ristoratori ai negozianti. Dagli albergatori agli amministratori. Tutti in inverno sono a servizio della neve e del flusso turistico che questa porta con sé.

Anche se le condizioni atmosferiche di questa strampalata stagione non hanno ancora consentito alla ski area della Val Camonica di mostrasi nel suo pieno splendore e le piste accessibili agli sciatori sono per ora limitate, la certezza è una: Borno e stagione invernale sono ormai da anni sinonimi. E come il paese, anche i suoi abitanti d’inverno cambiano veste e indossano i panni degli uomini della neve.
«Qui d’inverno il paese si trasforma - racconta Giuseppe Venturelli, farmacista del paese e presidente dello Ski Club Borno - ma possiamo fare ancora di più per valorizzare questo aspetto. Mi ricordo che prima che ci fosse la funivia c’era solo una manovia a Croce di Salven. Battevamo la pista a piedi, a scaletta, e organizzavamo le prime gare».

Anche se nel frattempo la stazione sciistica si è sviluppata e conta ora sei impianti di risalita qualcosa non è cambiato dalla stagione ’72/’73, quella dell’inaugurazione della prima funivia. «Anche quell’anno aveva nevicato pochissimo - racconta l’ex maestro di sci Venturelli -. Ricordo addirittura che avevamo acquistato delle motoslitte, ma siamo riusciti ad usarle solo sull’erba».

E quello della neve resta tutt’ora un problema: «Gli addetti alle piste e i tecnici delle funivie stanno facendo il massimo per ovviare al problema della mancanza di precipitazioni ed è fondamentale avere risorse idriche a disposizione per poter sparare la neve artificiale e anche da questo punto di vista si cerca sempre di migliorare».
Gli eventi. Lo Ski Club Borno vanta oggi più di un centinaio di tesserati tra sciatori, scialpinisti e snowboarders. «Con lo Ski Club cerchiamo sempre di organizzare eventi e iniziative che diano visibilità alle attività commerciali di Borno e che facciano girare l’economia del paese - racconta il presidente Giuseppe Venturelli - senza dimenticare quelle che guardano al di fuori dei nostri confini e con le quali portiamo ragazzi di altri sci club qui sulle nostre piste». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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