Blanco, genitori che hanno sempre ragione e cuore a Calvagese
«Rappresenteremo l'Italia all'Eurovision Song Contest di Torino». Parola di Blanco e Mahmood, appena arrivati in sala stampa (mancano 10 minuti alle 3, è già domenica mattina), dopo la vittoria del settantaduesimo Festival di Sanremo con il brano «Brividi». Se i programmi restano questi, è assai probabile che Blanco dovrà modificare le date del suo tour, in particolare le due in programma a Brescia - destino beffardo - che erano previste per il 13 e 14 maggio al Gran Teatro Morato e per le quali i biglietti erano andati sold out in pochissimi minuti. Si vedrà.
Intanto, «Pota» è stata la sua prima esclamazione guardando la platea dei giornalisti. Poco dopo la proclamazione, aveva dedicato la vittoria al proprio paese: «Per Calvagese!». Quindi, era corso ad abbracciare la madre e il padre in platea.
«Perché sono volato dai miei genitori ad abbracciarli - esordisce Riccardo Fabbriconi -?. Perché da piccolino li facevo un po' dannare. Quando l'ho stretto a me, ho sentito mio padre (Giovanni, romano, ndr) esclamare: "Li mortacci tua!". È stato speciale vederli piangere».
Com'è nata la canzone
Il testo di «Brividi»?. È completamente autobiografico - prosegue Blanco, che ha dedicato alla sua Giulia l'ultima esibizione -. Ma, in generale, parla di situazioni e stati d'animo che abbiamo vissuto tutti. Il potere di una canzone risiede nella grande possibilità di essere sinceri». Il brano, infine, è da considerarsi «volutamente al di fuori dei nostri progetti discografici da solisti, è una nostra canzone, con Michelangelo. Che ci ha lavorato di giorno e di notte. Specialmente di notte».
La settimana a Sanremo
«Mi sento ancora nell'iperspazio - commenta Mahmood -. Nessuno di noi due ha ancora realizzato bene, ci servirà qualche ora ancora. Porteremo la canzone all'Eurovision e siamo sicuri di poter varcare i confini dell'Italia, ma non abbiamo ancora deciso la lingua in cui la canteremo». «In italiano», suggerisce Blanco al proposito. Anche per Mahmood il parere di un genitore è stato fondamentale: «Mia madre ha ascoltato "Brividi" e di solito è abbastanza critica. Stavolta mi ha suggerito subito di portarla a Sanremo».
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