Cultura

Biennale Venezia, premiato il coreografo bresciano Diego Tortelli

Il 34enne è il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato a giugno con il Settore Danza, diretto da Wayne McGregor
Il coreografo bresciano Diego Tortelli sul palcoscenico - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Il coreografo bresciano Diego Tortelli sul palcoscenico - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Il coreografo bresciano Diego Tortelli, 34 anni, è il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato a giugno dalla Biennale di Venezia con il Settore Danza, diretto da Wayne McGregor, per la realizzazione di un progetto inedito e originale. Tortelli ha presentato la coreografia intitolata «Fo:No» in cui si propone di affrontare i territori della biofisica indagando la relazione tra apparato vocale, corpo, identità. Insieme a Tortelli coinvolge tre danzatori, un beatboxer e la drammaturga Miria Wurm, e sarà presentato nella sua forma definitiva in prima assoluta nell'ambito del 16esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea nel 2022.

Al vincitore è destinato un premio di produzione fino a un massimo di 25mila euro, che potrà autonomamente o in concorso ad altri partner contribuire alla realizzazione del progetto. Inoltre, la Biennale di Venezia coprirà le spese di allestimento necessarie per il debutto a Venezia, dai cachet artistici a viaggio e alloggio e alla scheda tecnica.

Nato a Brescia, Tortelli si forma all'Accademia Nazionale di Danza a Roma e all'Accademia di Danza del Teatro alla Scala, interprete per importanti compagnie internazionali, da Bod-Richard Siegal al Ballet National de Marseille. Nel 2015 ha firmato il suo primo lavoro a serata intera, «La bella addormentata», per il Nuovo Balletto di Toscana e divenendo coreografo associato del Festival MilanOltre. Dal 2019 è coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e insieme alla drammaturga Miria Wurm ha fondato a Monaco il suo collettivo presentando annualmente nuove creazioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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