Bergamo e Brescia «città degli organi» con interpreti internazionali
Brescia e Bergamo diventano Capitale anche dell’organo. Presentata ieri «Bergamo Brescia. Città degli organi», rassegna che fonde la lunga esperienza del Festival Organistico Internazionale «Città di Bergamo», giunto alla trentunesima edizione, e l’entusiasmo della prima edizione del Festival Organistico Internazionale «Città di Brescia», che raccoglie l’eredità di numerose iniziative dedicate al re degli strumenti come i «Vespri Musicali», il «Festival Antegnati» e gli «Itinerari Organistici Bresciani».
Il punto di partenza è la valorizzazione dello straordinario patrimonio strumentale dei due territori: Brescia è il luogo di elezione degli organi Antegnati, che dominarono la scena musicale tra Cinquecento e Seicento, mentre Bergamo è la patria dell’organo sette-ottocentesco, con i Bossi e i Serassi come principali esponenti di una scuola organistica di assoluta eccellenza. Fabio Galessi, direttore del Festival bergamasco, ha ricordato le origini dell’iniziativa e le sue peculiari caratteristiche: «Quando esordimmo, più di trent’anni fa, l’organo sembrava riservato agli specialisti. Puntammo sulla reintroduzione della pratica dell’improvvisazione e il pubblico da allora ci ha premiato, affascinato dallo scoprire in questo contesto dinamiche estemporanee, quasi jazzistiche. Dal 2020 trasmettiamo anche tutti i nostri appuntamenti su YouTube, per raggiungere appassionati di tutto il mondo».
Sul fronte bresciano, la direttrice artistica della nuova rassegna Claudia Franceschini ha ricordato «le numerose esperienze di valorizzazione del patrimonio organistico bresciano realizzate in passato, che con questo nuovo progetto intendiamo rilanciare dopo anni difficili».
Il programma
La rassegna si compone di sei appuntamenti, realizzati in entrambe le città – il venerdì alle 21 a Bergamo e la domenica alle 20 a Brescia – per un totale di dodici concerti.
Si comincia il 22 settembre nella Cattedrale di Bergamo e il 24 settembre in Duomo Nuovo con un ospite d’eccezione, Oliver Latry, organista della cattedrale di Notre-Dame e titolare della cattedra di Organo al Conservatorio di Parigi, che proporrà un programma prevalentemente francese, con la curiosità di tre trascrizioni dal «Carnevale degli animali» di Saint-Saëns.
A seguire, a Brescia il primo ottobre nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita sull’organo bergamasco Serassi si esibirà il trentino Simone Vebber, tra classici del repertorio organistico e due brani del compositore bresciano Marco Nodari. Una settimana più tardi, l’organo del Duomo Nuovo sarà affidato alla giovane musicista lituana Mona Rozdestvenskyte, specializzata nel repertorio contemporaneo, che proporrà pagine novecentesche e di autori viventi.
Il 15 ottobre, nella chiesa di Santa Maria della Carità, sarà la volta dell’olandese Sietze De Vries, maestro dell’arte dell’improvvisazione, che si dividerà tra brani di raro ascolto e proprie elaborazioni personali. Un altro fuoriclasse dell’organo, Wolfgang Zerer, suonerà sull’Antegnati della Chiesa di Santa Maria del Carmine il 22 ottobre, in un concerto dedicato a Eva Frick Galliera, compianta musicista e figura di riferimento del mondo organistico bresciano. Chiusura il 29 ottobre, nella chiesa di Santa Maria della Pace, con l’inglese David Briggs che proporrà un programma insolito, spaziando da una trascrizione dell’Adagietto della Quinta di Mahler alle colonne sonore di Walt Disney.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
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