Cultura

Baglioni: «Il prossimo Sanremo? Non sono cavoli miei»

È andata in scena la conferenza stampa post-serata d’esordio del 69° Festival di Sanremo
  • La conferenza stampa del secondo giorno
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È andata in scena la conferenza stampa post-serata d’esordio del 69° Festival di Sanremo. Gli ascolti, rispetto all’anno scorso, sono risultati in calo: ballano circa un milione di spettatori in meno, sia per la prima parte della serata che per la seconda.

Parola di Baglioni: «Apprezzo le piccole autocritiche fatte da Virginia Raffaele e Claudio Bisio. I problemi di audio sono nelle cose, sono capitati pure lo scorso anno. Siamo in diretta totale. Ogni concerto è un’impresa. Figuratevi una macchina gigantesca come il Festival. Lo scorso anno c’era Michelle Hunziker, che era più "conduttrice", ma la squadra di oggi è molto adeguata. Chi verrà dopo di me? Chiunque sia: saranno cavoli suoi!».

Intanto: ecco chi canterà stasera, mercoledì (non in ordine di apparizione): Achille Lauro, Arisa, Loredana Bertè, Federica Carta e Shade, Ex-Otago, il bresciano Einar, Ghemon, Il Volo, Nek, Negrita, Daniele Silvestri, Paola Turci. Giovedì gli altri artisti in gara.

Ecco le parole dei protagonisti.

Teresa De Santis, direttore Raiuno: «Siamo in linea con le aspettative in termini di ascolto. La musica ha avuto un ruolo principale, con Baglioni, Bisio e Raffaele che hanno  dovuto restare in secondo piano rispetto alle esibizioni di ben 24 artisti. Bene i dati che riguardano gli ascolti  circa i giovani. Abbiamo ottenuto ottimi risultati per quanto riguarda le fasce giovani. Bene pure la piattaforma RaiPlay, così come le interazioni social. La giacca di Bisio? Nessun divano è stato distrutto per realizzarla».

Claudio Fasulo, vicedirettore Raiuno: «Stiamo coltivando lo zoccolo duro degli ascoltatori di domani. Qualche anno fa questo Festival sarebbe stato deriso. Picco d’ascolto 15 milioni e 662 mila spettatori con Andrea e Matteo Bocelli. Picco di share con il duetto Giorgia-Baglioni. Per il DopoFestival, 36% di share».

Claudio Baglioni porge un gigantesco mazzo di fiori a Teresa De Santis: «Ancora ci tiene qui, la ringraziamo», commenta. «Siamo soddisfatti - prosegue Baglioni -. Abbiamo fatto ascoltare le canzoni con la maggiore qualità possibile. Come conduttori, siamo rimasti un passo indietro. L’obiettivo del popolar-nazionale è stato raggiunto. I numeri sono interessantissimi, ma la sensazione è che il progetto ha avuto un buon battesimo. Vi prometto che la puntata di stasera durerà qualcosa di meno. Ci sarà più spazio per l’intrattenimento. Gli ospiti di questa seconda serata saranno Fiorella Mannoia, Michelle Hunziker, Marco  Mengoni, Laura Chiatti e Michele Riondino, Pippo Baudo, Pio e Amedeo, Riccardo Cocciante. È prevista la consegna del Premio in omaggio a Pino Daniele. Ringrazio la stampa: è bello parlare di musica e non di tutte quelle cose che nel Festival centrano come i cavoli a merenda. Faccio comunque volentieri da parafulmine per quanto concerne polemiche e sciacallaggi su Sanremo. Penso al mio Festival, ma anche a quello che verrà, chiunque lo faccia».

Virginia Raffaele: «Una delle cose più difficili? Leggere i nomi degli autori dei brani e dei direttori d’orchestra è una delle cose più difficili».

Claudio Bisio: «È un Festival in fieri. Non vedo l’ora di proseguire nelle serate. Parlerò comunque agli autori: meno cose scritte per me e Virginia, meglio è. Se improvvisiamo siamo ancora meglio. Ieri non ho pranzato e non ho cenato, ho solo preso due bustine di Magnesio («sì, dicono sia magnesio...», l’interpunzione scherzosa di Virginia). So che posso fare di meglio. Ero tesissimo, mi sono sciolto quando ho salutato Bocelli con la mano... Che figuraccia. Peggio di così non posso fare. Spero che non glielo abbiano detto».

Le domande della sala stampa toccano vari temi. Dalla qualità dello show, alla musica.

 Ancora Teresa De Santis: «Virginia ieri sera molto emozionata, lei è entrata  nel ruolo di cerimoniere. È stato un compito difficile. Non si può sminuire il suo lavoro». 

Sul giallo della pausa prima dell’esecuzione della canzone di Patty Pravo e Briga: «Il Festival si è fermato per tre minuti a causa della pipì del pianista dell’orchestra. Doveva espletare un bisogno impellente».

Claudio Bisio: «Ieri in sala c’era mio figlio di 20 anni. Non viene mai ai miei spettacoli. Gli è piaciuto molto lo sketch del Quartetto Cetra (che tra la stampa ha fatto alzare qualche sopracciglio, ndr)».

Baglioni tornerà al Festival. In questi giorni è molto allusivo circa un suo addio: «Ma io parlo in generale. Non penso solo al mio giardinetto. Mi impegno per fare in modo che la manifestazione cresca, indipendentemente da chi lo guiderà. Mi sento responsabile, e vado oltre ogni protagonismo. Qualsiasi cosa mi riguardi, non deve essere un danno per il Festival, che per me è sacro. Virginia Raffaele, nelle prossime due serate, sarà protagonista di due numeri clamorosi. Il mio futuro a Sanremo? Qui si naviga veramente a vista. Ho 67 anni, procedo passo per passo. Chiedete sabato al direttore di Raiuno quale sarà il mio futuro». 

Virginia Raffaele: «Mi sono preparata a fondo per entrare nell’ottica di essere presentatrice pura. Ho cercato anche di studiare bene Claudio Bisio, per capire come interagire con lui».

Dalla sala stampa si fa notare: ieri il concorso è stato smisuratamente lungo, la serata era ingolfata. L’audio ha avuto dei problemi. Teresa De Santis ha parlato di Festival corale per la settantesima edizione. Escluderà la presenza di Baglioni?

Teresa De Santis: «Claudio Baglioni ha fatto un lavoro serio e pure di ricerca interiore, anche nel corso della propria carriera di cantautore, che ho ritrovato  nel coraggio mostrato nell’allestimento di questo Festival. Quando parlo di "corale" faccio un discorso generale, che non intende escludere Baglioni. È ingeneroso pensare a chi o a cosa verrà dopo. Il suo lavoro non per forza sarà escluso dai progetti futuri».

Questioni politiche ancora alla ribalta.

Virginia Raffaele: «Quella sui Casamonica è stata una vera e propria gaffe. Non c’è Sanremo senza gaffe, ed alla prima serata è toccata a me».

Claudio Bisio: «Conosco Salvini (che ed è spiritosissimo. È una persona intelligente. L’ho incontrato a "Porta a porta" quando lanciai il film "Benvenuti al Sud". Il mio monologo su Baglioni? Non volevo "pestare m...". È durato quattro minuti, ma è stato il più difficile della mia vita. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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