Cultura

Auguri Winnie the Pooh, l'orsacchiotto di pezza compie 90 anni

Winnie the Pooh, il celebre orsacchiotto di pezza goloso di miele celebrato dalla Walt Disney, compie 90 anni
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Compie oggi 90 anni, ma non li dimostra, Winnie the Pooh, il celebre orsacchiotto goloso di miele, nato dalla penna dell'autore britannico A. A. Milne, che ne fece il protagonista dell'omonimo romanzo, per poi cedere i diritti alla Walt Disney. Il beniamino dei cartoon dei più piccini, tuttora sempre sul podio dei preferiti, è anche noto coi nomi Winnie Puh, Winny Puh, Winnie Pooh e Winnie-the-Pooh, con trattini, quest'ultima è la prima forma adottata dalla Disney, mentre la seconda era quella italiana Disney originale.

Winnie Pooh apparve per la prima volta nel romanzo omonimo, pubblicato appunto il 14 ottobre 1926, e in seguito in altri lavori di Milne. Dopo la morte del suo «papà», i diritti sui personaggi della serie furono ceduti alla Disney, che ha realizzato numerosi film d'animazione e cartoni animati che vedono protagonisti Pooh e altri personaggi di Milne. Winnie è un orso giallo, o solo un orsacchiotto di pezza, molto simpatico, goloso di miele e compositore di poesie. Vive nel Bosco dei Cento Acri, in una vecchia quercia, sulla cui porta è affisso un cartello con scritto «Mr. Sanders». Il nome del personaggio deriva da quello di un orsacchiotto di pezza di Christopher, figlio di Milne.

In principio, l'orsacchiotto di Christopher era chiamato «Edward» nome a cui fa riferimento anche l'incipit del libro. In seguito, Christopher fu portato dal padre a visitare lo zoo di Londra, dove si trovava in quel periodo «Winnipeg», cucciolo d'orso che un ufficiale veterinario canadese di nome Colebourn aveva acquistato durante la Prima guerra mondiale e poi donato allo zoo. L'animale era diventato rapidamente il beniamino dei bambini londinesi ed era stato ribattezzato Winnie per il suo buon carattere. Christopher Robin si entusiasmò a tal punto per quel cucciolo che volle tornare numerose volte allo zoo e alla fine ribattezzò Winnie il proprio teddy bear.

Milne iniziò allora a raccontare al figlio fiabe della buonanotte che vedevano Winnie protagonista. Da queste fiabe ebbe origine il nucleo di narrazioni su cui poi Milne basò la propria fortunata opera. Il nome «Pooh», invece, sarebbe il nome di un cigno incontrato da Christopher in un'altra occasione.

Nel primo capitolo di « Winnie-the-Pooh» Milne spiega perché Winnie the Pooh è spesso chiamato semplicemente «Pooh». Va comunque ricordato che «poo» è anche il termine infantile inglese usato per indicare le feci. Il significato dell'articolo «the» fra i due nomi (per cui il nome completo risulta essere « Winnie il Pooh») è una curiosità linguistica su cui Milne scherza, senza dare reali spiegazioni, nel primo libro di Pooh.

Gli altri pupazzi di Christopher stimolarono la fantasia di Milne e ben presto il mondo di Winnie si popolò di nuovi amici: Ih-Oh l'asinello, Pimpi il maialino, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e il suo piccolo Ro. Il coniglio Tappo, il gufo Uffa e il castoro De Castor esistevano invece solo nella fantasia di Christopher e del padre. Il fatto che Winnie Pooh sia un giocattolo animato non viene mai menzionato esplicitamente nei lavori di Milne, ma risulta evidente dalle illustrazioni originali di Ernest Howard Shepard che lo ritraggono con la forma tipica dei teddy bear, con le cuciture, e dal rapporto particolare che lega Pooh e Christopher.

I pupazzi originali di Christopher (Winnie the Pooh, Tigro, Ih-Oh, Cangu e Pimpi), a cui Milne s'ispirò per creare i suoi racconti, sono esposti nella biblioteca pubblica di New York.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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