Cultura

Aucan, live col botto al Vinile 45

Tutto esaurito per il trio bresciano al Vinile 45, con molte persone fuori dal locale. Concerto coinvolgente, dal grande impatto sonoro.
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Tutto esaurito, gente rimasta fuori dal cancello, auto incolonnate in tangenziale. Si è chiuso col botto il 2011 degli Aucan, impegnati domenica sera sul palco del Vinile per il loro ultimo live dell’anno. Il trio composto da Giovanni Ferliga (voce, synth, chitarra), Francesco D’Abbraccio (chitarra, synth) e Dario Dassenno (batteria), ha giocato in casa con la scaletta collaudata del «Black Rainbow tour», che li ha visti impegnati quest’anno dopo l’uscita dell’omonimo album. Atmosfere ossessive, gradazioni cupe, ritmiche martellanti: col volume sparato al massimo, la band si è tuffata nel dubstep più psichedelico. Con richiami a Massive Attack, Portishead e Chemical Brothers, i brani cambiavano direzione regalando effetti oscuri e ipnotici, talvolta aggressivi. Sarebbe potuta andare meglio la voce, sovrastatata dall’impatto sonoro degli strumenti. Un dettaglio che non ha tolto potenza ad una sequenza di pezzi a prova di bomba, in grado di entrare nello stomaco e farlo vibrare a lungo.
 

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