Arte

«Zenit della fotografia», la mostra di Massimo Sestini in Santa Giulia

È stata inaugurata l’ultima esposizione del Brescia Photo Festival 2024: l’antologica del fotografo che ha vinto il World Press Photo con lo scatto «Mare Nostrum»
Massimo Sestini, fotografo in volo
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Cinquantadue immagini in un percorso blu che proietta nel cielo e immerge nelle profondità del mare: la mostra di Massimo Sestini (Prato, 1963) è stata inaugurata il 23 settembre al Museo di Santa Giulia, chiudendo così il ciclo di esposizioni della settima edizione del Brescia Photo Festival promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Ma.Co.f, che ha portato nella stessa sede museale anche Franco Fontana e Gabriele Micalizzi.

La mostra

  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
    La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia - © www.giornaledibrescia.it
  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
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    La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia - © www.giornaledibrescia.it
  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
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  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
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  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
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  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
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  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
    La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia - © www.giornaledibrescia.it
  • La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia
    La mostra di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia - © www.giornaledibrescia.it

Curata da Angelo Bucarelli, la mostra si intitola «Zenit della fotografia» e mette al centro del discorso proprio lo Zenit, punto prospettico scelto da Sestini, che nel corso della sua trentennale carriera ha scattato centinaia di migliaia di immagini, tutte dall’alto e senza tagli.

L’intento documentale si mischia molto all’arte e alla creatività: Sestini, da decenni, produce e postproduce fotografie che testimoniano gli eventi topici della storia italiana – a partire dalle stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio, tra le prime in mostra, e arrivando fino alle tragedie delle migrazioni via mare – proponendo di guardare quegli stessi eventi da un punto di vista inedito e quasi impossibile senza la sua mediazione.

Prima che esistessero i droni, Sestini ha fatto della fotografia in volo (da elicotteri, di solito, ma anche da piccoli aeroplani da turismo) il suo marchio di fabbrica: scruta territori e società dall’alto, perpendicolarmente a dove avviene la vita.

Il percorso

Il Museo di Santa Giulia propone una mostra fatta di dittici, trittici e polittici, nei quali la simmetria è data sia dalle composizioni fotografiche che da quelle tematiche.

Isola del Giglio (GR), naufragio della Costa Concordia - Foto © Massimo Sestini
Isola del Giglio (GR), naufragio della Costa Concordia - Foto © Massimo Sestini

Ci sono dunque la Costa Concordia e la Moby Prince l’una accanto all’altra, le due stragi mafiose, le centinaia di tombe pronte per i funerali dopo il terremoto de L’Aquila e L’Aquila stessa dopo il terremoto… 

A dividere due delle sezioni («Icone», «Storie», «Patrimonio», «Mare Nostrum», «Where are you?» e «Sicurezza») ci pensa anche una installazione fotografica molto suggestiva: una delle sue foto ai barconi di migranti è qui proposta orizzontalmente, per guardare i protagonisti dall’alto proprio come nel momento in cui Sestini ha scattato. Subito dopo ci si imbatte nella foto vincitrice del World Press Photo 2015, «Mare Nostrum», e in una selezione di «Where are you?», serie di ritratti che Sestini ha eseguito ad alcuni dei migranti che si trovavano su quello stesso barcone, che ha cercato in tutta Europa. Uno di loro, che all’epoca dello scatto (era il 2013) aveva 15 anni, sarà presente all’inaugurazione al pubblico questa sera: il suo viaggio era partito dal Ghana e nella foto è immortalato al liceo, nella sua nuova vita all’indomani della migrazione.

Quel viaggio che portò Sestini a ritrarre uomini e donne immortalati su quel barcone è protagonista di un documentario di National Geographic che il Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei vorrebbero proiettare nei prossimi mesi, magari al Cinema Nuovo Eden o al nuovo Teatro Borsoni.

Mar Mediterraneo, Mare Nostrum, barcone con 500 migranti 40 miglia a nord della Libia fotografato da un elicottero della Marina Militare - World Press Photo General News 2015 © Massimo Sestini
Mar Mediterraneo, Mare Nostrum, barcone con 500 migranti 40 miglia a nord della Libia fotografato da un elicottero della Marina Militare - World Press Photo General News 2015 © Massimo Sestini

La foto a Brescia

Tra le opere ce ne sono anche due inedite scattate appositamente per Brescia: sono un omaggio a due dei simboli della città, una materiale (il Capitolium) e uno immateriale (la Mille Miglia). Sestini ha sistemato alcune vetture in modo da formare una bandiera italiana. Si è poi mosso in elicottero e, a 600 metri di altezza, ha scattato la fotografia.

Lo scatto è stato realizzato l’11 giugno 2024 nel giorno della partenza della gara. Oltre all’organizzazione della corsa, si è avvalso anche della collaborazione della Guardia di Finanza nel 250esimo anniversario dalla fondazione dell’Arma (che ha messo a disposizione l’elicottero).

Lo spin-off da Berlucchi

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Freccianera Fratelli Berlucchi (main sponsor) e ha il sostegno Fondazione Grana Padano Ets. Per questo avrà anche uno spin-off: nelle cantine franciacortine dell’Azienda Agricola Fratelli Berlucchi verranno esposte altre dieci fotografie, a completamento di un percorso che diventa ancora più antologico.

La sezione verrà allestita dal 22 ottobre negli spazi della cantina storica di Borgonato di Corte Franca. La stessa cosa era stata fatta con la mostra «Gabriele Micalizzi. Legacy. Materia-Storia-Identità», che è ancora allestita nelle Sale dell’Affresco in Santa Giulia.

Informazioni

La mostra resterà esposta e visitabile fino al 2 marzo 2025 e il biglietto è incluso in quello di ingresso Unesco, che comprende il Parco archeologico di Brescia Romana e il Museo di Santa Giulia. Il Cup (Centro Unico Prenotazioni) è attivo dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 ed è raggiungibile al numero 030 8174200 o alla mail cup@bresciamusei.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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