Pixel fluidi e tele vive, Coltro è in mostra alla Collezione Paolo VI
Mettetevi seduti comodi, ed iniziate a contemplare. È l’invito che Davide Maria Coltro (Verona, 1967) fa a chi visiterà la mostra «Oltre la superficie - Pratiche di astrazione mediale», a cura di Marisa Paderni con la collaborazione di Anita Franchi, che da sabato 19 ottobre (inaugurazione alle 17) fino al 18 gennaio trova spazio nelle sale della Collezione Paolo VI - Arte Contemporanea dell’Associazione Arte e Spiritualità di Concesio.
Le opere
Su monitor come «tele vive» digitali scorrono flussi di pixel che inondano di luce-colore la superficie. Da remoto, l’artista genera e modifica le informazioni, in un continuum spazio-temporale che mette in connessione autore e fruitore, generando un’«opera aperta» in equilibrio sottile tra casualità e controllo, il cui incessante mutamento apre ad una prospettiva trascendente, quello che Coltro chiama «sublime tecnologico».
È qui l’ultima frontiera dell’arte contemporanea, che abbandona la materia fisica per confrontarsi con i nuovi strumenti dell’informatica e dell’elettronica, con i nuovi media e l’intelligenza artificiale, la comunicazione in tempo reale e la possibilità di interagire a distanza, con tutti gli interrogativi che questa tecnologia impone. Nella Collezione Paolo VI questa ricerca trova un contenitore privilegiato, rispondendo – ha sottolineato all’anteprima stampa Marisa Paderni, che ha recentemente passato il testimone della direzione del museo a don Giuliano Zanchi – alla «missione di identità del nostro museo, eredità di Paolo VI, che è quella dell’apertura ad un aspetto spirituale attraverso i mezzi che parlino dell’oggi».
Il percorso della mostra
Di questo parla pure l’allestimento, immaginato come uno spazio esagonale chiuso da pannelli, all’esterno dei quali sei «polittici» composti ognuno da quattro schermi propongono «variazioni sul tema» del colore-luce (i titoli: «Stripes», «Bruges», «Tension», «Abacus», «Perspectives», «Quantum») in continua impercettibile mutazione. All’interno dello spazio esagonale, sei serie di «Aurore» in cui il colore azzurro allude anche alla simbologia cromatica cristiana. Un video di una decina di minuti accompagna l’esposizione, approfondendo la tecnica operativa e la motivazione estetica e spirituale dell’artista.
Info e biglietti
La mostra resterà aperta al Museo di via Marconi 15, a Concesio, fino al 18 gennaio, negli orari di visita della Collezione Paolo VI: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato dalle 14 alle 19. Biglietto unico d’ingresso 2,50 euro.
Tutti i sabati pomeriggio alle 17.30 sarà offerta una visita guidata gratuita alla mostra. Saranno inoltre programmati laboratori didattici per famiglie. Info sul sito www.collezionepaolovi.it.
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