Arte

Alla Pinacoteca Tosio Martinengo le opere di Gigola e Bezzuoli

La Redazione Web
Torna il format Ptm Andata e Ritorno: stavolta le opere in mostra sostituiscono quelle di Andrea Appiani che verranno esposte in Francia, al castello di Bois-Préau
G. Gigola, Convito di Agatone. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi
G. Gigola, Convito di Agatone. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi
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La Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia inaugura la stagione espositiva 2025 con due nuove mostre del format Ptm Andata e Ritorno, dedicato al dialogo tra le collezioni civiche e opere ospiti. I protagonisti di questa edizione sono due scene socratiche di Giovanni Battista Gigola e «La nascita di Venere» di Giuseppe Bezzuoli: saranno esposte fino al 9 gennaio 2026.

L’esposizione nasce dalla temporanea assenza di due opere di Andrea Appiani, destinate a una mostra in Francia («Andrea Appiani (1754-1817). Le peintre de Napoléon en Italie», dal 16 marzo 2025 al castello di Bois-Préau). Creandosi lo spazio, Fondazione Brescia Musei ha deciso di proporre un allestimento che valorizza tre dipinti restaurati.

Le scene socratiche di Gigola

G. Gigola, Socrate rimprovera Alcibiade sorpreso nel gineceo. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi
G. Gigola, Socrate rimprovera Alcibiade sorpreso nel gineceo. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi

Le due miniature neoclassiche di Giovanni Battista Gigola (1767-1841) rappresentano momenti della vita di Socrate e risalgono al periodo romano dell’artista, influenzato dall’ambiente culturale dell’epoca. «Il convito di Agatone» e «Socrate rimprovera Alcibiade» rivelano la maestria di Gigola nella miniatura e il suo interesse per la tecnica dell’encausto. Le opere, appartenenti all’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia, sono state restaurate per migliorarne la leggibilità e il dettaglio cromatico.

«La nascita di Venere» di Bezzuoli

G. Bezzuoli, La nascita di Venere. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi
G. Bezzuoli, La nascita di Venere. Archivio Fotografico Musei Civici, Fotostudio Rapuzzi

Dipinto da Giuseppe Bezzuoli (1784-1855) e inizialmente noto come «Galatea», questo quadro ha una storia legata al collezionismo di Paolo Tosio, fondatore della Pinacoteca. L’opera, ispirata alla tradizione raffaellesca, è caratterizzata da colori brillanti e una composizione raffinata, con evidenti richiami alla pittura francese dell’epoca. Inviato da Bezzuoli per farsi conoscere, il dipinto entrò a far parte della collezione Tosio.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Comune di Brescia e Ateneo di Brescia. Nell’ambito del Public Program, mercoledì 12 marzo è previsto un evento speciale: «Pranzo al Museo con…», una breve visita guidata in pausa pranzo dedicata alle opere esposte.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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