La Pinacoteca diventa una scuola internazionale d’arte per bimbi e ragazzi

Sara Polotti
«Do you speak English? Yes, at the Museum!» è il titolo del nuovo corso d’arte in inglese rivolto a chi ha tra i 10 e i 16 anni: partirà in autunno e si svolgerà anche negli altri musei cittadini
  • I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia
    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
  • I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia
    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
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    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
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    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
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    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
  • I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia
    I camp in Pinacoteca e nei musei di Brescia - Foto Fondazione Brescia Musei
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Non solo una Pinacoteca, ma una scuola internazionale d’arte: dall’autunno 2024 tra la Pinacoteca Tosio Martinengo e i musei cittadini partirà «Do you speak English? Yes, at the Museum!», corso d’arte in lingua inglese per ragazze e ragazzi dai 10 ai 16 anni che vogliano acquisire allo stesso tempo competenze linguistiche molto preziose.

Un primo approccio di questo tipo c’è già stato: all’interno dei Summer Camp di Fondazione Brescia Musei (800 sono i bambini che finora hanno partecipato ai campi estivi dei musei civici) c’era anche un camp in Pinacoteca per bambini e ragazzi dai 10 ai 16 anni, interamente in inglese.

«L’intento era fare interagire i ragazzi con il patrimonio museale, ma in lingua inglese. Il percorso è stato un successone, non solo perché è andato sold out, ma perché ha messo i ragazzi in una dimensione internazionale, ma nella nostra città – ha detto Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei –. In tre settimane hanno creato, hanno imparato a raccogliere informazioni e hanno imparato a esprimersi». La Fondazione ha deciso quindi di ampliare l’esperienza anche ai mesi scolastici, per formare gli adulti di domani che viaggeranno sempre di più, «in modo che abbiano le competenze linguistiche, ma anche quelle culturali, apprendendole direttamente in inglese e non traducendole», ha detto Karadjov.

Come funzionerà

Il corso d’arte in inglese si svilupperà con incontri settimanali di un’ora e mezza dalle 17 alle 18.30, con un modulo autunno-inverno e un modulo inverno-primavera. Non si svolgeranno non solo in Pinacoteca: anche Museo di Santa Giulia e Museo del Risorgimento ospiteranno i corsi.

I ragazzi e le ragazze impareranno la storia dell’arte, ma soprattutto si immergeranno nei dettagli delle opere approcciandosi direttamente ai manufatti dei musei. Per esempio, analizzando le opere di Giuseppe Bergomi in mostra in questo periodo; ricreando con ago e filo le opere della Pinacoteca; ispirandosi agli scatti dall’alto di Massimo Sestini; ripercorrendo i fatti che hanno reso Brescia la Leonessa d’Italia; sperimentando i collage di Hannah Höch…

Artista visiva ed educatrice museale, Giada Crispiels sarà la voce delle lezioni. «I bambini imparano meglio facendo. Io l’inglese l’ho imparato lavorando la prima volta che mi sono trasferita negli Stati Uniti. All’estero si fa un’esperienza a tutto tondo, ma anche nel proprio contesto si può imparare a parlare, se viene fornito il giusto ambiente»: ecco l’intento di Crispelis. «Il primo gruppo si incontrerà il martedì: saranno ragazzi che non hanno mai avuto contatto profondo con la lingua, se non a livello scolastico. Il secondo corso, il giovedì, è dedicato a chi l’inglese già lo mastica di più».

Il costo del corso (già prenotabile presso il CUP di Fondazione Brescia Musei) è volutamente contenuto: le 11 lezioni del primo quadrimestre costano 110 euro, le 17 lezioni del secondo quadrimestre 170 euro (e quindi 10 euro a lezione). Con uno sconto per gli early bird che si iscrivono entro il 31 agosto e per chi ha già frequentato un camp estivo: 90 euro per il primo quadrimestre e 135 per il secondo.

Per ora è previsto un massimo di 15 ragazzi per gruppo, con eventuali classi extra (se i numeri lo consentiranno).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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