Arte

«Phygital art», dove fisico e digitale si fondono: all’asta a Milano anche un’opera di Bombardieri

Sara Polotti
L’opera s’intitola «Imprint», ed è una scultura in bronzo inserita in una scatola olografica. Una versione «phygital» del rinoceronte sospeso in piazza Vittoria dell’artista bresciano
«Imprint», l'opera del bresciano Stefano Bombardieri (dal catalogo di Wannenes Art Auctions) - © www.giornaledibrescia.it
«Imprint», l'opera del bresciano Stefano Bombardieri (dal catalogo di Wannenes Art Auctions) - © www.giornaledibrescia.it
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«Physical» più «digital» uguale «phygital». La crasi indica un nuovo tipo di arte: la phygital art è quella corrente artistica che fonde elementi fisici e digitali nelle opere, che diventano così un ibrido tra due mondi, reale e virtuale. Un esempio sono i Nft, Non Fungible Token (certificati digitali basati sulla blockchain), ma anche la realtà aumentata applicata ai lavori fisici. Il 30 maggio a Milano si terrà la prima asta italiana dedicata interamente a questa corrente: a organizzarla è la casa d’aste Wanneres, che prima dell’asta vera e propria propone due esposizioni dei lotti, una fisica e una digitale, in linea con il tema.

Un pezzetto dell’evento parla anche bresciano. Tra gli artisti presentati c’è infatti Stefano Bombardieri, classe 1968, le cui opere zoomorfe punteggiano anche il centro storico (il rinoceronte sospeso in Piazza Vittoria, ma anche la piovra che inghiotte la gondola nel raffinato giardino di Palazzo Martinengo in via dei Musei).

L’opera di Bombardieri oggetto dell’asta sarà «Imprint», scultura in bronzo inserita in una scatola olografica. Si tratta di una versione phygital de «Il peso del tempo sospeso» (la scultura appesa in piazza Vittoria), a cui è affiancato il corrispettivo digitale Nft. La stima di vendita è tra 70 e 100mila euro. «L’ologramma dell’Nft», si legge nella descrizione della casa d’aste, «viene esposto in una teca realizzata artigianalmente, un’innovazione tecnologica straordinaria che completa la “trinità artistica” di Stefano Bombardieri». Per realizzare il lavoro Bombardieri ha collaborato con il collettivo Modular Labs, specializzato in Nft, blockchain e stampa 3D e in questo modo l’opera è fruibile in tre forme (la trinità, appunto): oltre alla scultura fisica, l’opera è composta dall’impronta digitale dell’artista che riporta al corrispettivo Nft su blockchain; e l’ologramma nella teca collega l’opera fisica alla controparte virtuale, arricchendo l’esperienza visiva.

In questi mesi le opere di Bombardieri sono visibili anche sul Sebino: fino alla fine di settembre sul lungolago tra Iseo e Clusane sono presenti nove sculture monumentali per il progetto «Stefano Bombardieri Game<>Care».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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