L’eccentrico Dürer tra i precursori del Cinquecento bresciano

La Redazione Web
Alla Tosio Martinengo si presenta la mostra di Trento, avvicinamento all’esposizione «Rinascimento a Brescia. Moretto Romanino Savoldo 1512-1552» che inaugura a Santa Giulia il 18 ottobre
Cristo tra i dottori (part.), 1506, Madrid, Mueo Thyssen, di Dürer
Cristo tra i dottori (part.), 1506, Madrid, Mueo Thyssen, di Dürer
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Sarà Laura Dal Prà, direttrice del Castello del Buonconsiglio e curatrice della mostra «Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige» a presentare al pubblico bresciano, oggi alle 18 alla pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, l’esposizione in programma a Trento fino al 13 ottobre, in dialogo con Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei.

L’evento, ad ingresso gratuito, rientra tra gli incontri che Brescia Musei organizza per presentare significativi progetti espositivi realizzati da sedi museali amiche, e sarà una nuova tappa di avvicinamento all’esposizione che si aprirà in Santa Giulia il 18 ottobre, dedicata al «Rinascimento a Brescia. Moretto Romanino Savoldo 1512-1552».

La mostra a Trento

La mostra di Trento, curata da Dal Prà con Bernard Aikema, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi (quest’ultimo membro anche del comitato scientifico di Fondazione Brescia Musei) racconta un viaggio in una terra di frontiera, a metà strada tra l’Italia e il mondo tedesco, che tra il 1470 e il 1540 diventò la culla di un Rinascimento sui generis, nato dall’intreccio di culture diverse.

«Un periodo in cui la pittura raggiunse risultati sorprendenti – anticipa Brescia Musei – e che a Brescia, in quegli anni tormentata da tensioni religiose e dai drammi della guerra, seppur alla ricerca dell’armonia, tra il lusso delle famiglie nobiliari di una città ricca e potente e l’operosità di molti, si tradusse nella base della straordinaria tradizione della cosiddetta pittura della realtà. In un ideale passaggio di testimone, Dürer e gli altri si incontrano dunque con Moretto Romanino e Savoldo, a dimostrazione di come il Cinquecento fu una complessa risultanza di fatti, sentimenti e di un contesto che ha legato la storia degli uomini e delle donne, la politica, la cultura e la religione all’arte. Trento come Brescia, testimoni un Rinascimento originale, a tratti eccentrico, dove una pluralità di forme ha trovato prolificamente possibilità di espressione».

La mostra «Il Rinascimento a Brescia» sarà protagonista inoltre di una serie di presentazioni al pubblico in anteprima. Oggi alle 20.30 la presentazione farà tappa al Castello di Padernello; domani, giovedì 19 settembre, si terrà alle 18 alla Biblioteca comunale di Concesio. Il tour di presentazione toccherà poi Gussago (23 settembre, alle 18 nella Sala Togni) e Montichiari (il 27 settembre alle 18 al Museo Lechi). La partecipazione è gratuita previa prenotazione al numero telefonico 030-8174200 o alla mail cup@bresciamusei.com. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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