La nuova edizione di Meccaniche della Meraviglia è bella e densa di appuntamenti

Sara Polotti
La prima opening si terrà sabato 25 maggio alle 18: Giuliana Cunéaz - artista originaria della Valle D’Aosta - è la protagonista della mostra «Il processo»
La presentazione della nuova edizione di Meccaniche della Meraviglia - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione della nuova edizione di Meccaniche della Meraviglia - © www.giornaledibrescia.it
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Ci saranno una mostra al Museo di Scienze Naturali (con gli animali impagliati che incrociano lo sguardo umano grazie alla realtà aumentata); uno scultore italiano che esporrà negli affascinanti spazi di Palazzo Averoldi (Antonio Violetta); azioni di guerriglia iconica e multimediale con un collettivo di artisti; una installazione vegetale, una mostra dedicata a Michele Zaza e una mostra poetica. La nuova edizione di Meccaniche della Meraviglia - la diciottesima - è bella densa.

La prima opening

La prima opening si terrà sabato 25 maggio 2024 alle 18: Giuliana Cunéaz — artista originaria della Valle D’Aosta — è la protagonista della mostra «Il processo» a cura di Ilaria Bignotti, Melania Massaro (conservatrice della collezione zoologica) e Camilla Remondina, che unisce l’arte contemporanea alla cultura scientifica. A ospitarla è infatti il Museo di Scienze Naturali. L’artista lavora con la tecnologia ed è considerata una delle fondatrici della pittura digitale. Qui ha collaborato con Gotham Studio per utilizzare la realtà aumentata per implementare il messaggio della mostra: l’installazione con 90 animali tassidermizzati porta l’attenzione sullo sguardo incrociato tra essere umano e mondo animale, per suscitare riflessioni ecologiche ed etiche. E a proposito di etica: la direttrice del Museo di Scienze Naturali, Paola Solfitti, spiega che «gli esemplari della collezione zoologica sono sempre molto attrattivi per gli artisti. La funzione del museo sono la conservazione e lo studio: le tassidermie al centro della mostra sono per alcune persone discutibili e superate, ma per il museo sono documenti insostituibili del mondo naturale, che permettono di raccogliere informazioni e dati (il DNA, per esempio)».

Il giorno successivo - domenica 26 maggio - sul Garda inaugureranno altre due mostre. L’artista Michele Zaza - esponente della generazione formatasi tra gli anni Settanta e Ottanta — esporrà «Cielo Zero» a Leonesia, Fondazione Leonesio di Puegnagno del Garda. A cura di Flaminio Gualdoni, l’inaugurazione sarà domenica 26 maggio alle 11 (visitabile poi fino al 3 novembre). «Non è una retrospettiva, ma presentiamo lavori recenti e ad hoc», dice il curatore. Marco Pelizzola con «Il peso delle stelle» sarà quindi alla chiesa del cimitero storico di San Felice del Benaco sempre domenica ma alle 18.

La mostra è curata da Mariacristina Maccarinelli: è una grande opera site specific che indaga le stelle e il cielo per cambiare prospettiva e sguardo.

Il secondo capitolo delle mostre vedrà le inaugurazioni il 15 e il 16 giugno. In città, Mo.Ca. ospiterà «Fabula docet» di The Bounty Kill Art, collettivo nato in seno all’Accademia di Belle Arti di Torino, mentre Palazzo Averoldi sarà il palcoscenico della mostra «Intrecci» dello scultore Antonio Violetta. In provincia, Fabio Racheli installerà un’opera vegetale al Parco del Castello di Moniga del Garda.

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