La grande mostra di Ugo Mulas arriva a Milano
Dopo Venezia, Milano: l’arte fotografica del bresciano Ugo Mulas (Pozzolengo 1928 – Milano 1973) si prepara a tornare nella città che lo vide crescere ed affermarsi come maestro dell’obiettivo.
La mostra da Venezia a Milano
La mostra «Ugo Mulas. L’operazione fotografica» che nel marzo 2023, nel 50° della morte dell’autore, inaugurò in Laguna sull’isola di San Giorgio Maggiore lo spazio espositivo Le Stanze della fotografia, progetto culturale di Fondazione Giorgio Cini e Marsilio Arte, verrà riallestita e ampliata dal 10 ottobre fino al 2 febbraio 2025 a Palazzo Reale.
La retrospettiva, una delle più complete mai dedicategli, forte di 250 stampe di cui molte inedite, nonché di pubblicazioni, documenti e video, sarà una co-produzione di Marsilio Arte con l’Archivio Ugo Mulas di Milano e avrà appendici espositive anche in altri spazi meneghini come la Pinacoteca di Brera, il Museo del Novecento, il Museo Poldi Pezzoli e la Fondazione Marconi.
A curarla Denis Curti, noto storico e critico della fotografia, con Alberto Salvadori, direttore del milanese Archivio Mulas. Quello che si profila per l’autunno è dunque uno dei più importanti omaggi al fotografo pozzolenghese, in grado di ripercorrerne dettagliatamente la luminosa carriera avviata nel capoluogo lombardo e l’iniziale ispirativa frequentazione dei suoi ambiti culturali, a cominciare dal mitico Bar Jamaica, «covo» d’artisti e intellettuali.
Le foto esposte
In esposizione molto della variegata produzione di Mulas: dalla cronaca culturale (in cui spiccano i ritratti ai protagonisti della scena culturale internazionale: da Andy Warhol a Dino Buzzati, da Giorgio De Chirico a Roy Lichtenstein; da Arthur Miller a Eugenio Montale) al teatro, dalla moda al nudo. Con un nucleo centrale incentrato sul racconto della Milano del secondo Novecento.
L’obiettivo eclettico di Mulas ha infatti spaziato – a Milano e altrove – sempre con occhio felice, creatività e capacità di ricerca che ne hanno fatto un indiscusso maestro del fotografare. Non a caso tra febbraio e aprile scorsi il torinese Centro italiano per la fotografia gli ha dedicato la mostra «Ugo Mulas/I graffiti di Saul Steinberg a Milano» su quel noto portfolio.
La mostra in Liguria
Alla ligure Abbazia di San Fruttuoso (Camogli) è in corso fino al 16 febbraio 2025 l’esposizione – a cura del Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano e dell’Archivio Mulas – «Ossi di seppia: Ugo Mulas, Eugenio Montale», che consta di 25 scatti in biancoenero fatti nel 1962 dall’autore a Monterosso, nelle Cinque Terre che videro bambino e poi in molte estati da adulto il futuro grande poeta e premio Nobel, finendo con l’ispirargli la celebre raccolta di versi «Ossi di seppia».
Tra Milano e altrove, insomma, l’arte fotografica di Ugo Mulas – di cui il 28 agosto ricorreranno i 96 dalla nascita a Pozzolengo e del quale il milanese Archivio omonimo attivamente perpetua la conoscenza – sarà un richiamo culturale tutto da ammirare.
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