Grana Padano restaurerà il dipinto del patrono dei formaggiai
La patina di polvere depositata nei secoli sul dipinto lo ha reso molto scuro, quasi offuscato. Tra qualche mese, però, la figura di San Lucio intento a donare un pezzo di formaggio ai poveri (parte della sua paga), si vedrà molto meglio dopo l’intervento di restauro del quadro di Francesco Paglia del 1675 che era conservato nella chiesa di San Giuseppe, detta anche la chiesa degli Artigiani o dei Paratici, corporazioni di mestieri che si sono prese cura delle venti cappelle laterali del bellissimo edificio sacro e degli altari dedicati ai loro protettori.
Protettore dei formaggiai
In questo caso San Lucio è il protettore dei formaggiai e a farsi carico del restauro sono esperti di formaggio per eccellenza: il Consorzio per la tutela del Grana Padano e la Fondazione Grana Padano, formaggio stagionato che può vantare due primati: l’essere il più venduto al mondo, ma anche il più antico se si riuscirà a certificare che i monaci di Chiaravalle avevano cominciato a produrlo già a partire dal 1100.
A fare da trait d’union di questa operazione è stato l’avvocato Piergiorgio Vittorini che ha avuto l’idea del restauro insieme a Laura Virgili e Lucia Braghini. Ieri gli operai di una nota ditta di traslochi, seguendo le indicazioni della restauratrice Ivana Giangualano, hanno staccato la tela dalla cornice di pietra dell’altare della prima cappella a destra per portarlo nello studio tecnico in cui si procederà con l’intervento.
Art bonus
Il tutto alla presenza del parroco, monsignor Gianbattista Francesconi, del delegato del vescovo monsignor Daniele Faita, del consigliere comunale Francesco Tomasini e di Giuseppe Saetta, presidente della Fondazione Grana Padano, e di Renato Zaghini, presidente del Consorzio per la tutela del Grana padano che – servendosi dello strumento dell’art bonus – finanzieranno il restauro con una somma di 12mila euro.
«Se ne serviranno di più – ha affermato Zaghini – di certo non lasceremo il lavoro a metà. Noi siamo sì attenti alla produzione, ma anche alla cultura e alla diffusione della conoscenza, in una società che si sta impoverendo sempre più. La cultura fa bene al nostro settore».
«Come Amministrazione comunale siamo grati a chi si adopera per restituire alla città un’opera splendida che si trova in questo scrigno», ha affermato Tomasini. Mons. Faita ha sottolineato l’importanza del restauro di un dipinto che raffigura San Lucio, «un modello per la Chiesa, e a maggior ragione alla vigilia della festività di Ognissanti». Con questo restauro «si riallaccia il filo rosso che unisce le attività produttive della città e questa chiesa», ha dichiarato Braghini, mentre Laura Virgili ha posto l’attenzione sul prossimo intervento: la sistemazione dell’organo degli Antegnati.
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