Dal Sol Levante un premio a Paolo Linetti, «colto studioso di arte giapponese»
La riscoperta del Giappone, a Coccaglio, è un’avventura cominciata più di una dozzina di anni fa, quando Alberto Facchetti, allora presidente della Fondazione Mazzocchi – e poi sindaco dal 2019 allo scorso giugno – decise di dare forma alla maestosa collezione di arte nipponica del Sette-Ottocento custodita tra le polveri dei depositi della vecchia Villa accanto alla Casa Albergo.
La nomina
Per fare tutto nel migliore dei modi, all’epoca fu chiamato Paolo Linetti, già responsabile delle attività museali del Museo Diocesano di Brescia dal 2006 al 2018: da quel momento ha dedicato anima e corpo a quello che dal 2017 è noto come Museo d’arte orientale, di cui è direttore, e a tutto il panorama dell’arte e della cultura giapponese in Italia. Per questo motivo è giunto ieri al professore bresciano un ambìto premio da parte del Consolato generale del Giappone a Milano.
I riconoscimenti del Ministero degli affari esteri
Nei giorni scorsi il Ministero degli Affari esteri del Giappone lo ha insignito del più alto riconoscimento ministeriale per il suo contributo alla promozione della cultura giapponese in Italia.
Linetti riveste questo ruolo da sette anni e «in qualità di colto studioso di arte giapponese organizza attivamente eventi per far conoscere la cultura giapponese e le prestigiose opere d’arte in numerose zone, a partire dal Nord Italia», si legge nella nota del Ministero nipponico.
Le mostre
«Negli ultimi anni - continua il comunicato ufficiale - ha organizzato inoltre nelle città di Monza e Bologna, mostre molto apprezzate che hanno attirato fino a 36mila visitatori. Attraverso queste occasioni, ha contribuito in modo significativo alla promozione della comprensione reciproca e dell’amicizia tra Giappone e Italia, diffondendo il fascino della cultura e delle tradizioni giapponesi».
Durante la presentazione alla stampa, a Coccaglio, erano presenti con Linetti il consigliere comunale delegato alla Cultura Alessandro Cicognini e il sindaco di Dello, con cui l’esperto collabora da anni.
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