Brescia Photo Festival, in Santa Giulia le due grandi mostre di Fontana e Galimberti
L’8 marzo è il giorno dell’inaugurazione ufficiale (con le mostre gratuite per l’occasione): la settima edizione del Brescia Photo Festival è dedicata al tema «Testimoni» e ad aprire le danze ci pensano due grandi esposizioni presso il Museo di Santa Giulia in via Musei. «Colore», con scatti di Franco Fontana; e «Brescia, Piazza Loggia 1974» di Maurizio Galimberti, atteso lavoro pensato ad hoc dal noto fotografo per commemorare il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia.
«Colore», con scatti di Franco Fontana
Franco Fontana, «Colore», è il titolo della prima esposizione ospitata dal Museo di Santa Giulia: è dedicata al maestro del color-blocking analogico, dei paesaggi saturati e della geometria che rende rigorosamente astratto il reale. Il fotografo era presente durante la preview insieme a Gabriele Accornero del Franco Fontana Studio, che ha curato la mostra. Quest’ultimo sottolinea come l’esposizione funga da prezioso vocabolario e manuale sulla grammatica di Franco Fontana. «Ci sono tanti soggetti, ma si nota il filo rosso. E l’allestimento non è una sfilata di immagini: è un’esperienza intima, immersiva e riflessiva». Attraverso 122 scatti si legge così la storia fotografica del maestro novantenne, dagli scatti più noti ai lavori più intimi, tra restauri e inediti. Con una colonna sonora: basterà scansione un qr code per godere della mostra accompagnati dalle note.
«Brescia, Piazza Loggia 1974» di Maurizio Galimberti
«Brescia, Piazza Loggia 1974» di Maurizio Galimberti è invece la visione galimbertiana e spezzettata della strage che ha segnato la storia della città e della nazione. «Arriva dal profondo», anticipa la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli, che è anche familiare di una delle vittime. «Galimberti, con il suo stile, ha rielaborato il materiale fotografico scattato in quelle ore da Renato Corsini - testimone oculare della strage che prese in mano la macchina fotografica dell’amico Eugenio Ferrari sconvolto dall’orrore - e da Silvano Cinelli, per tirare fuori una riflessione sull’evento pubblico, rispettando profondamente la memoria privata».
«Un lavoro doloroso», lo definisce il suo autore. «Concettualmente, nasce dalle ‘Lezioni Americane’ di Italo Calvino. Diceva che siamo pieni di immagini e che possiamo evitare di produrne altre. Ecco perché ho iniziato a riciclarle, partendo dal Cenacolo vinciano per arrivare alla storia, che non va dimenticata».
Cosa sapere
Le mostre di Fontana e Galimberti saranno visibili al Museo di Santa Giulia in via Musei fino al 28 luglio 2024 con il biglietto di ingresso (o con l’abbonamento Musei Lombardia). Il 9 maggio Fontana incontrerà il pubblico. È presente anche un catalogo: «Franco Fontana. Colore», edito da Skira (38 euro). Quello di Galimberti arriverà prima del 28 maggio.
Le altre iniziative
La kermesse dedicata alla fotografia che porta gli scatti in città e in provincia continuerà quindi al Ma.Co.f con «Saper leggere il tempo» a cura di Margherita Magnino e Carolina Zani, mostra di Federico Garolla sul primo glamour italiano, che verrà inaugurata il 16 marzo e che proseguirà fino al 12 maggio 2024. Accanto a essa, sempre negli spazi del Mo.Ca., sarà visibile «Chiara Samugheo, dentro il cinema», a cura di Mauro Raffini, prima esposizione dopo la scomparsa dell’artista. Il 20 aprile il comune di Marone inaugurerà invece una mostra diffusa su Lorenzo Antonio Predali e il 23 aprile di nuovo il Museo di Santa Giulia ospiterà una mostra dedicata al fotoreporter Gabriele Micalizzi.
I ritratti di Carlo Orsi saranno ospitati al Mo.Ca. dal 18 maggio al 21 luglio mentre Francesco Cito esporrà sempre al Centro delle nuove culture in via Moretto «Archive in progress» con editi ed inediti dal 18 maggio al 30 settembre. Di nuovo il Mo.Ca. sarà la sede di «Mauro Raffini. Masnà» dal 18 maggio al 19 giugno, mentre il Vittoriale degli Italiani si trasformerà nel Vittoriale delle Italiane dal 25 maggio al 30 settembre, con fotografie di Maria Vittoria Backhaus, Silvia Camporesi, Ramona Zordini, Mariagrazia Beruffi, Luisa Menazzi, Giusi Calia, Antonella Monzoni, Caterina Matricardi, Alessandra Chemollo e Patrizia Bonanzina. Chiuderanno la kermesse la mostra «Gianni Pezzani. Inclassificabile» presso Spazio Fondazione Negri dal 21 giugno al 31 agosto e quella di Massimo Sestini al Museo di Santa Giulia dal 13 settembre al 12 gennaio 2025.
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