ArteGarda

Al Vittoriale installazioni luminose, video e laser con «Hedoné»

Francesca Roman
La seconda edizione del festival creativo nella casa del Vate a Gardone Riviera sarà visitabile fino all’11 settembre 2024: sei opere immersive di luce valorizzeranno tutti gli spazi del parco
Hedoné illumina il Vittoriale
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La rosa, la Duse, il percorso… «Notturno». Una nuova luce si accende sulla visione dell’amore vissuto da d’Annunzio e raccontato nei suoi scritti: è quella dei video e dei laser proiettati nel parco del Vittoriale per la seconda edizione di «Hedoné», un itinerario immersivo che unisce arte e tecnologia.

Intanto, sempre per restare nel regno del virtuale, il presidente della casa-museo del Vate, Giordano Bruno Guerri, ha annunciato il «passo nella fantascienza», previsto per il prossimo 2 ottobre: un interscambio virtuale di visitatori tra il Vittoriale di Gardone Riviera e il Maxxi di Roma.

Il percorso

Allestito e visitabile fino all’11 settembre dalle 20 a mezzanotte, lo spettacolo di installazioni luminose, video mapping e laser «Hedoné» dà vita alle parole e alle emozioni del Vate, che ha esplorato l’amore in tutte le sue forme, rendendolo uno dei temi centrali della sua opera. Nei suoi scritti, l’amore è una forza irresistibile e totalizzante, capace di elevare l’animo umano ma anche di condurlo al tormento e alla delusione.

E la natura è il palcoscenico delle vicende amorose dannunziane: i paesaggi naturali, rigogliosi e sensuali, riflettono e amplificano i sentimenti dei protagonisti. Le descrizioni minuziose di fiori, boschi e mari non sono semplici scenografie, ma veri e propri partecipanti alla narrazione amorosa.

Le installazioni

Il percorso parte dal roseto, dove Vulcano Studio ha realizzato una «Fulgida Rosa», intrecciando centinaia di arbusti, raccolti nei boschi bresciani, a led programmabili. La rosa, emblema di bellezza e di passione, è stata spesso evocata da d’Annunzio come metafora della vita, dell’amore e della sofferenza. Il fiore di Vulcano Studio ha la forma di un nido, alludendo a un conforto atteso ma impossibile da raggiungere: i rovi di cui è composto rappresentano i dolori, inestricabili dalla bellezza.

Si prosegue al Laghetto delle Danze: qui Scena Urbana ha creato «Passione Riflessa», una videoproiezione su schermo ad acqua, dove due corpi astratti si avvicinano, e si attraggono fino a fondersi. La risalita alla Valletta dell’acqua Savia, nel bosco incantato progettato dal light designer Marco Inselvini, è accompagnata dalla poesia «Stringiti a me» di d’Annunzio, interpretata da Luciano Bertoli.

Si arriva alla Nave Puglia: l’installazione audio-luminosa di Andrea Gentili e Marco Inselvini indaga il rapporto del Vate con il femminile utilizzando brani del «Notturno», interpretati da voci di ragazze e donne generate con l’intelligenza artificiale. Le voci si uniscono a rumori di guerra e vecchi 78 giri, il tutto, elaborato elettronicamente, accompagna le proiezioni laser.

La Nave Puglia durante Hedoné
La Nave Puglia durante Hedoné

Si sale ancora, fino al Mausoleo illuminato di rosso, dove le note del «Notturno numero 9 per mano sinistra» di Scriabin rendono omaggio all’amore platonico, caratterizzato da un’ammirazione pura e disinteressata, che eleva l’anima e rafforza il legame tra gli amanti. L’ultima installazione sulla facciata della Prioria, animata con un grande video mapping di Scena Urbana dedicato al tema dell’amore tormentato, del desiderio non realizzato, della rabbia dovuta al patimento. Animazioni grafiche sono ritmate da una composizione musicale sostenuta prodotta dal sound designer Federico Ortica. Alla fine, compaiono le sagome di due volti, quello di d’Annunzio e quello del suo grande amore, Eleonora Duse.

Informazioni e biglietti

«Hedoné» è prodotto da Up Strategy to Action, curato da Scena Urbana e organizzato da Servizi ed Eventi. Ingresso dalle 20 alle 22, in cinque turni ogni 30 minuti. Biglietti (36 euro) su www.hedonealvittoriale.it e in biglietteria dalle 16 alle 21.30 (info 389.2074451).

Intanto, Guerri ha annunciato di aver vinto «un bando con Tim e il Maxxi per valorizzare il 5G a scopi culturali. Per una settimana i visitatori di entrambi i musei verranno scannerizzati, avranno gemelli digitali e potranno visitare virtualmente il museo in cui non si trovano fisicamente, parlando con i rispettivi visitatori in carne ossa. Sarà https://www.giornaledibrescia.it/gdb-futura/nasce-il-gemello-digitale-della-via-delle-sorelle-grazie-a-un-progetto-dellunibs-x1h6rsqj, che rivoluzionerà per sempre le visite nei musei».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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