Al Musil di Brescia la mostra che parla di metallurgia tramite l’arte
Richiama sonorità «hardcore», ma guarda all’immaginario underground, la mostra a quattro che scuoterà a partire dal weekend le pareti del Musil di via San Bartolomeo. Un tempo sede di un’antica fucina di molatura, il Museo del Ferro tornerà dal 19 ottobre al 3 novembre a riverberare con «MetallicA», punto di incrocio di quattro declinazioni dell’immaginario metallurgico.
Gli artisti
In quello che per mano di Lucia Pescador è assurto a «Deposito d’arte tra ferro, fuoco e meraviglia» si contamineranno senza fondersi le opere di Mitsuyasu Hatakeda, S.R.G., Brodo e Paul Thompson. Talora esiti di un corpo a corpo con la materia metallica (ma non solo), si configurano anche come evocazioni dei gesti e delle figure che dai tempi più remoti addomesticano l’alterità mineraria.
Nato a Osaka nel 1974, Mitsuyasu Hatakeda vive e lavora attualmente in Franciacorta. La sua produzione più recente riflette la convinzione diffusa in Giappone che anche gli oggetti abbiano un’anima, soprattutto quelli che sono stati utilizzati per lungo tempo. Mitsuyasu lavora con fili di ferro vecchi e arrugginiti per creare ritratti eterei e fluttuanti, dove materiale e concetto si compensano e si arricchiscono a vicenda. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, come quella al Mo.Ca insieme all’artista Alfi, e una sua opera è installata in modo permanente nel chiostro del Museo Nazionale di Ravenna.
S•R•G, nato a Brescia nel 1977, tatuatore, illustratore e ceramista, proprietario di Eddie Tattoo Studio, luogo di incontro per artisti e tatuatori del mondo più underground. Si ispira alle forme della scultura antica più popolare e domestica, a tutte le forme di espressione folk e alla produzione brut degli artisti outsider.
È nato a Londra Paul Thompson. Direttore creativo, fotografo e artista, si concentra fondamentalmente su questioni sociali e riflessioni autobiografiche, soprattutto dopo la sua diagnosi di Adhd nell’ottobre 2023, attraverso dipinti e sculture.
Ha nel tatuaggio la sua forma principe di espressione anche Brodo, che fin da bambino coltiva una fervida passione per il disegno. Nel corso degli anni intraprende un percorso di sperimentazione che lo porterà ad una continua evoluzione, riflettendo la sua crescita personale e artistica. Attratto dalla scoperta e dall’aspetto ludico della vita, modella l’immaginario fantasy attraverso una costante e riconoscibile ironia. Il risultato è un mondo immaginario in cui ogni suo personaggio viene accolto.
La mostra
L’incontro-scontro fra le opere dei quattro artisti trasformerà le stanze di San Bartolomeo nella cornice storica e ambientale di forme ispirate alle profondità telluriche e alle sonorità hardcore: miniere scure, fucine ardenti, metallo pesante, museo diverso.
La vernice di «MetallicA» è in programma venerdì 18 ottobre in via del Manestro 107. Alle 18 ci sarà la presentazione di «Rame quotidiano» di Giulia Malvasi (Jaca Book, 2024). Seguirà alle 19 un aperitivo.
La mostra resterà aperta dal 19 ottobre al 3 novembre, nei pomeriggi di sabato e domenica sempre dalle 14 alle 19. L’ingresso costa 5 euro. Info: 3406086855, sanbartolomeo@musilbrescia.it.
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