Al Museo Diocesano la mostra dedicata ad Agostino Ferrari

Sara Polotti
Dal 5 aprile al 5 maggio, nella retrospettiva «Oltre la soglia del segno», verranno esposte 13 opere dell’allievo di Lucio Fontana
  • Il Museo Diocesano ospita la mostra dedicata ad Agostino Ferrari
    Il Museo Diocesano ospita la mostra dedicata ad Agostino Ferrari - © www.giornaledibrescia.it
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Agostino Ferrari: nato a Milano nel 1938, protagonista dell’arte della seconda metà del Novecento, allievo di Lucio Fontana, esponente (tra le altre cose) dello spazialismo, maestro del tratto che si fa delicatamente materico. A lui è dedicata la retrospettiva «Oltre la soglia del segno» che il Museo Diocesano di Brescia in via Gasparo da Salò ospita dal 5 aprile al 5 maggio 2024.

Le opere

Dalla fine degli anni Cinquanta e fino a oggi l’arte di Ferrari - che parte dal segno primordiale per toccare la scrittura e lo spazio (dentro e oltre la tela) - ha continuato a evolversi. Le curatrici, le storiche dell’arte Elena Di Raddo e Mariacristina Maccarinelli, hanno deciso di concentrarsi sugli ultimi vent’anni di produzione.

Tredici le opere in mostra, disposte in due sale al pianterreno, accompagnate da una selezione di dieci ceramiche bianche e nere appese lungo il perimetro esterno del chiostro del museo. «Non sono solo belle immagini», sottolinea Di Raddo, «anche se l’eccellente qualità dell’utilizzo della materia è una delle prime cose che emergono; c’è soprattutto un messaggio che si integra bene in questo luogo della spiritualità: la sua è una ricerca sulle domande sull’umanità, sull’universo, sull’essere umano oltre la quotidianità, oltre lo spazio, cercando risposte o ponendo domande sul nostro essere nel mondo».

Vuoto e pieno

Lo dice anche il maestro Ferrari, secondo cui il lavoro è come una preghiera, un tentativo di comunicare con qualcosa che ancora non si conosce. Il passaggio di soglia dal quotidiano all’immaginario è, a suo parere, ciò che accade nella preghiera. «Oggi dallo spazio sono passato all’energia con i pro-segni. Guardo al vuoto pieno di energia e alla materia che è energia stessa trasformata. Indago vuoto e pieno, che significano tantissimo».

L’esposizione va peraltro oltre alle due sezioni principali. La Sala Immersiva presenta un video emozionale (contributo di uno studente del DAMS in Università Cattolica del Sacro Cuore) e un altro spazio propone una video-intervista girata qualche anno fa, parte del format «A piccoli passi nell’arte», altro esercizio eseguito da studenti e studentesse di storia dell’arte contemporanea.

Le visite guidate alla mostra - al costo di 8 euro comprensivo di biglietto di ingresso - si terranno sabato 13 aprile dalle 15.30 alle 16.30 e domenica 28 aprile allo stesso orario. La prenotazione è obbligatoria alla mail didattica.museo@diocesi.brescia.it.

Il vernissage dell’esposizione si tiene venerdì 5 aprile alle 18, dopodiché la mostra è aperta al pubblico tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Il biglietto intero alle collezioni e alla mostra costa 8 euro, il ridotto 4.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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