ArteGarda

A Lonato un Grand Tour in 70 foto d’epoca

Francesca Roman
Dal 27 settembre al 6 gennaio la Rocca ospita la mostra «Alle origini del Bel Paese. L’Italia dell’Ottocento nelle fotografie della Collezione Sandretto Re Rebaudengo»
Alle origini del Bel Paese
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Dalle Alpi alla Sicilia, un ottocentesco «voyage en Italie» attraverso lo sguardo e l’obiettivo dei primi grandi fotografi al mondo. Dal 27 settembre e fino al 6 gennaio la sala del Capitano della Rocca di Lonato ospiterà la mostra «Alle origini del Bel Paese. L’Italia dell’Ottocento nelle fotografie della Collezione Sandretto Re Rebaudengo», una selezione di settanta fotografie (calotipie, carte salate, albumine) provenienti dalla collezione torinese, che rappresentano un’imprescindibile documentazione dell’Italia risorgimentale e rievocano nella loro immediatezza (nonostante i necessari lunghi tempi di ripresa delle macchine fotografiche del tempo) quanto pura e intatta agli occhi dei viaggiatori d’oltralpe apparisse allora l’italica terra di arcaiche e inestimabili bellezze, paesaggistiche come architettoniche.

  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
  • Alcune delle fotografie in mostra a Lonato
    Alcune delle fotografie in mostra a Lonato

Dopo l’esposizione della raccolta fotografica di Mario Giacomelli, di proprietà del Comune di Lonato, la mostra Piranesi/Basilico e le occasioni di collaborazione con l’Archivio fotografico della Fondazione Negri di Brescia, la Fondazione Ugo Da Como conferma l’attenzione nei confronti della fotografia, grazie a una nuova collaborazione con la Fondazione fondata e presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Avviata nel 1992 con acquisizioni di artisti contemporanei, negli anni immediatamente successivi si è rivolta al passato, con l’obiettivo di costruire un percorso storico e scientifico sullo sviluppo del linguaggio fotografico nel nostro Paese, seguendo gli itinerari dei viaggiatori.

La collezione

La collezione include oggi migliaia di opere fotografiche che documentano le bellezze italiche, i costumi e le tradizioni dell’epoca, da nord a sud: un viaggio che tocca tutte le principali città della penisola spingendosi dalle Alpi fino alla Sicilia, da cui alcuni viaggiatori proseguivano via nave verso la Grecia e, talvolta, l’Egitto. Il passo del Sempione, il Brennero e Nizza erano le principali porte di accesso al clima solare che attraeva gli stranieri, affamati di bellezza e di storia. Città d’arte e siti archeologici costituivano le mete primarie del cosiddetto «Grand Tour», ed erano oggetto dei fotografi che dai primi anni Quaranta del XIX secolo andarono via via sostituendosi agli incisori nella produzione di immagini, che i viaggiatori raccoglievano in album ricordo dei loro viaggi. Fiorirono così diversi atelier fotografici a Torino come a Milano, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Siena, Roma, finanche Napoli e in Sicilia. Alcuni fotografi riuscirono addirittura ad aprire studi con filiali in più località.

I grandi fotografi del tempo

La selezione di fotografie che viene esposta al pubblico nella sala del Capitano della Rocca di Lonato, all'interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, è curata da Filippo Maggia. Vi sono esposti molti esemplari dei più celebri fotografi del tempo: Charles Marville a Torino, Adolphe Godard e Celestino Degoix a Genova, Hippolyte Deroche, Francesco Heiland e Luigi Sacchi a Milano, Moritz Lotze a Verona, Fortunato Antonio Perini, Domenico Bresolin, Carlo Naya e Carlo Ponti a Venezia, Leopoldo Alinari e Alphonse Bernoud a Firenze, Robert Macpherson, Giacomo Caneva e Gioacchino Altobelli a Roma, Giorgio Sommer, Robert Rive e Giuseppe Incorpora attivi tra Napoli e la Sicilia e molti altri ancora. Fra le opere in mostra spicca uno dei rari esemplari esistenti dell’album «Turin Ancien et Moderne» del 1867, con fotografie in grande formato di Henri Le Lieure.

Presente al vernissage di venerdì 27 settembre anche Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, appena nominata dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli presidente della giuria per il conferimento del titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea per l’anno 2026. Sandretto è anche membro dell’International Council della Tate Gallery di Londra, dell’International Council del MoMA di New York, del Leadership Council del New Museum di New York, del Conseil d’Administration de l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts de Lyon, del CCS Board of Governors del Bard College di New York, del Board of Trustees dell’ICI di New York, del patronato del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, del patronato della Fundación MACBA di Barcellona. È anche presidente del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea e della Fondazione IEO-CCM (Istituto Europeo di Oncologia-Centro Cardiologo Monzino). Nel 2023 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Repubblica ed è diventata presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Orari e biglietti

La mostra «Alle origini del Bel Paese. L’Italia dell’Ottocento nelle fotografie della Collezione Sandretto Re Rebaudengo» è aperta al pubblico dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17), ed è compresa nel biglietto d’ingresso alla Rocca: gratuito per i residenti nel Comune di Lonato, 5 euro per la sola mostra e la visita libera della Rocca, 10 euro visitare anche la Casa Museo di Ugo Da Como. Per informazioni e prenotazioni: 030.9130060, prenotazioni@fondazioneugodacomo.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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