Arnaldo, Tito Speri e il Mostasù: ora anche le statue parlano
Qualcuno ha avvistato in giro per la città cartoline misteriose con Tito Speri e un segnale vocale vicino alla bocca? Sappiate che è un invito. Il 28 giugno il patriota italiano di Brescia si presenterà ai suoi concittadini del terzo millennio. Di persona. Con tanto di selfie.
Mercoledì prossimo in piazzetta Tito Speri ci sarà infatti il lancio di SPICapp!, una nuova applicazione tutta bresciana che permetterà a dieci statue del centro storico di parlare e raccontare la propria storia.
Giuseppe Garibaldi, I Fiumi della Pallata, Mostasù delle Cossere, Lodoiga, Bell'Italia, Tito Speri, Giuseppe Mazzini, Angelo Maria Querini, Niccolò Tartaglia e Arnaldo da Brescia sono i monumenti selezionati per far sentire la propria voce.
SPICapp funziona così: dal 28 giugno si potrà scaricare gratuitamente l’app dal sito (disponibile anche in Google Play e in App Store) o scansionando il QR code che si trova vicino a uno dei monumenti elencati, alle fermate degli autobus, negli infopoint, nei locali, in giro per le strade. Appare una mappa che segnala i punti dove si trovano le statue parlanti. Una volta nei pressi di uno di questi monumenti, un suono avverte della possibilità di ascoltare un monologo di due minuti recitato da un attore.
«L'obiettivo di SPICapp è catturare in modo scherzoso l'attenzione dei cittadini e coinvolgerli in un'esperienza di fruizione coinvolgente - spiega l'architetto Roberta Alghisi, autrice del progetto insieme all'attore Luca Bassi Andreasi -. Vorremmo che raggiungesse soprattutto i ragazzi e i nuovi cittadini, che, diversamente da chi è nato qui, non hanno idea di chi sia Garibaldi».
SPICapp è pensata anche per i turisti e infatti le lingue disponibili sono italiano, inglese e perfino una versione in dialetto bresciano affidata a Piergiorgio Cinelli. E mira a espandersi, includendo le lingue delle città gemellate con Brescia (tedesco, portoghese, ebraico, francese) e proponendosi in altre città.
Il progetto ha riunito un'intera squadra di professionisti che per due anni ha lavorato senza l'aiuto di sponsor, occupandosi di ogni dettaglio. «Siamo andati in giro per la città di persona a piazzare i beacon, piccoli trasmettitori bluetooth che inviano informazioni alla app e permettono di ascoltare il racconto», racconta Alghisi.
Gli attori coinvolti, oltre a Bassi Andreasi, sono Alessandro Zanetti e Livia Castellini, voce della misteriosa Lodoiga e della Bell'Italia.
«L'interpretazione attoriale è molto importante - prosegue l'architetto -. Ci sono già state esperienze di guide museali in cui parlavano gli edifici, ma la voce era molto asettica. Con gli attori invece il tono può essere scanzonato o formale, a seconda del personaggio. Ad esempio, il cardinal Querini parlerà con tono da alto prelato», mentre Nicolò Tartaglia spiegherà con voce intermittente la balbuzie all'origine del proprio nome. Alessandro Milini, con la sua AlbatrosFilm, è il coordinatore del team di lavoro, affiancato da Nicola Massioli.
«Come capita spesso, l'idea è nata per caso - racconta ancora Roberta Alghisi -. Passeggiavamo per piazza Arnaldo e guardavamo la statua chiedendoci come sarebbe stato se di colpo avesse iniziato a parlare e a raccontarci la sua vita. Luca, scherzando, ha iniziato a ipotizzare un racconto fatto da Arnaldo, e da lì è partito tutto».
Durante la serata di presentazione, in piazza Tito Speri verrà allestito un aperitivo in musica. Ci sarà un concerto di Piergiorgio Cinelli e Dellino Farmer, mentre gli attori Luca Bassi Andreasi e Alessandro Zanetti reciteranno dal vivo l'anteprima di qualche racconto delle statue sparse in giro per la città.
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