Cultura

All'Aab i ritratti di William Fantini

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Citazionismo ed affetti personali nell’antologica dell’artista valtrumplino William Fantini (1954) all’Aab. Una carrellata di lavori realizzati nell’ultimo quindicennio - dal 1978 fino al 2014 - narra l’evoluzione dello stile dell’autore, e in qualche modo sembra saldarsi alla sua vicenda umana e artistica personale. Nei lavori esposti, tra autoritratti (nella foto) e ritratti, si trovano infatti sovente raffigurati amici e colleghi artisti - come gli scultori Margherita Serra e Remo Bombardieri o il pittore Pietro Tramonta - ma anche istanti di vita che parrebbero tratti da un contesto maggiormente intimo e familiare, come «Tiziana» (1978) o «Ricordo di Anna» (2014).

Nell’insieme dei quasi quaranta dipinti esposti, palese è il riferimento formale ad alcune grandi stagioni della storia dell’arte e ai suoi artisti. Il debito nei confronti del futurismo si coglie nella serie di «Nature con propulsore meccanico» (2014), il tema della natura reso con pennellate liquide e frammentate visibile in due grandi pannelli richiama la presa visione dei maestri dell’Impressionismo, mentre l’iconografia, la postura, ma anche il titolo, del celeberrimo capolavoro del maestro olandese Jan Vermeer, «La ragazza con l’orecchino di perla» (1665) sono palesemente citate nella tela «Francesca con l’orecchino di cristallo».

Da tale pratica citazionista, si discosta leggermente la serie dei «Concerti», composizioni realizzate con colore acrilico su legno, in cui l’autore ritrae alcuni musicisti nell’atto di suonare il loro strumento.

Bianca Martinelli

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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