Cultura

«All Together Now», tra i giudici anche Francesco Renga

Il programma, condotto da Michelle Hunziker, sarà in onda da oggi, mercoledì, su Canale 5
Francesco Renga  - © www.giornaledibrescia.it
Francesco Renga - © www.giornaledibrescia.it
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Ricomincia da tre. Francesco Renga torna, da co-protagonista, in un programma televisivo. Lo fa da giudice di «All Together Now», game show - condotto da Michelle Hunziker - in onda da oggi, mercoledì, su Canale 5, in prima serata.

È la terza volta che il cantante bresciano assume un ruolo di questo tipo, dopo le esperienze nel 2015 nel serale di «Amici» (sempre su Canale 5) e nel 2018 a «The Voice of Italy» (davanti alle telecamere di Rai2). Ma in questa occasione ha potuto farlo con maggiore serenità: «Il programma, alla fine, è un gioco. Non senti addosso tutte le responsabilità che di solito hai quando fai il giudice di un talent; qui non prometti niente a nessuno...». E dunque (con riferimento alle registrazioni già avvenute): «Lo dico con sincerità, mi sono divertito come un pazzo».

Renga lo ha raccontato a «Verissimo», la trasmissione, condotta da Silvia Toffanin, della quale è stato ospite proprio per lanciare «All Together Now», in cui lo si vedrà anche come interprete. «Tutti cantano» ha riferito: «Addirittura delle cose...» stava aggiungendo, per poi fermarsi «per non spoilerare troppo».

In effetti la stessa Hunziker ha voluto più incuriosire che descrivere, nel citare i contenuti del programma sui suoi social: «Mettete insieme le 4 voci e i 4 talenti di questi signori (con riferimento all’insieme dei giudici, ndr), pensateli seduti a contrastare o confermare il muro di 100 esperti musicali. Canteranno, si emozioneranno, litigheranno appassionatamente per sostenere le loro scelte». E ancora: «Dal 4 novembre, dopo "Striscia", ci siamo noi a farvi cantare come i matti! In questo periodo, specialmente, la musica e le storie dei nostri concorrenti ci daranno un po’ di conforto».

Accanto a Renga, come giudici, tre colleghi che Francesco ha definito «incredibili»: Anna Tatangelo («Con lei sembravamo Sandra e Raimondo»), J-Ax («Ale è il numero uno assoluto») e Rita Pavone («Una forza della natura: l’avevo intuito, ma uno non si immagina cosa rappresenta quella donna»).

Di «All Together Now» Renga ha parlato dopo una serie di domande anche e soprattutto sulla sua famiglia. Si è commosso quando ha ricordato che nell’aprire gli scatoloni dopo il trasloco (avvenuto proprio due settimane prima del lockdown) gli sono tornati in mano quaderni e diari con i suoi pensieri all’epoca della scomparsa della mamma Jolanda; si è soffermato sulla recente perdita del padre, il 91enne Salvatorico («È stato l’esempio: perché le cose non si possono insegnare, vanno mostrate ai figli con la vita»); ha raccontato di aver ceduto con il figlio Leonardo sul ciclomotore e con la figlia Jolanda sul tatuaggio, anche perché, in questo periodo, «se non ci fossero stati loro non so se ce l’avrei fatta».

Sono stati mesi emotivamente difficili. Anche per questo il cantante bresciano ha vissuto «All Together Now» come «un lampo di luce in un periodo così buio» (grazie anche al contatto interpersonale, reso possibile dai costanti tamponi»), augurandosi che per il pubblico valga lo stesso. Ma il pensiero va anche ai lavoratori dello spettacolo («"Nessuno sarà lasciato indietro", si era detto: è vergognoso invece che nessuno si occupi di queste persone»).

È per una sorta di promessa/protesta che Renga ha in testa una capigliatura enorme: «Avevo detto che mi sarei tagliato i capelli non prima della prima data del nuovo tour; ma ora non credo che riuscirò ad aspettare tanto...». In ogni caso, è con un «ti aspetto con i capelli corti» che lo ha salutato Silvia Toffanin: «Significherebbe che tutto è tornato come prima».

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