Al Teatro Romano arriva la musica elettronica con il Festival «Sub Limen»
Spesso le cose migliori nascono da incontri inaspettati, da unioni che all’apparenza sembrerebbero senza senso. E così il Teatro Romano di Brescia, con il progetto «Sub Limen», diventa palcoscenico e spazio dedicato alla musica e all’arte contemporanea.
L’idea è di MusicalZoo che con Daste, l’ex centrale elettrica di Bergamo diventata Hub Culturale, cofinanzia la rassegna con Fondazione Cariplo, per Capitale della Cultura: «Nel 2018 - spiega Manuele Pedretti, presidente di associazione MusicalZoo - abbiamo concluso il progetto in Castello, ma ci siamo rimessi subito in campo seguendo nuovi stimoli. La coralità contraddistingue Sub Limen che coinvolge due città, ma anche realtà che si occupano di temi molto diversi fra loro. Il risultato è un progetto ricco e avveniristico».
Sub Limen, chiamato così perché l’obiettivo è la sublimazione del territorio, la sua elevazione attraverso la valorizzazione dei luoghi della cultura, avrà due parti: la prima bresciana, appunto al Teatro Romano, dal 21 al 23 luglio con ospiti musicali, nelle tre serate, Cmqmartina e Nicol Bana, 72 Hour Post Fight e Daniela Pes, Davide «Boosta» Di Leo e Simone Lombardi.
«Vogliamo ripensare il rapporto fra il nuovo pubblico, quindi le nuove generazioni, e l’arte - aggiunge Marialuisa Rovetta, direttrice generale di Sub Limen - . Il nostro focus sono i più giovani. La rassegna vuole offrire una nuova opportunità al target che più ha sofferto, anche per pandemia, l’allontanamento dai luoghi del divertimento e della cultura».
La seconda parte del Festival, dicevamo, si terrà nella sede di Daste a Bergamo dal 17 al 19 novembre: ospiti saranno Nzira e Fuck!Lacreme, Ivreatronic e All night long, Ginevra e Joo w/Blk Donuts. «Siamo nati nel 2021 - spiega Martina Cesani, direttrice artistica di Daste -: abbiamo una sede che è collocata nella periferia di Bergamo, accogliamo e produciamo eventi. Affrontiamo il tema del welfare culturale e quello della divulgazione».
Fra le varie collaborazioni, con Fondazioni Brescia Musei e delle Comunità Bergamasca e Bresciana, anche l’Accademia Santa Giulia che con gli studenti del biennio e triennio di Grafica e Comunicazione ha prodotto il logo dell’evento: «È stata un’esperienza nuova - sottolineano gli studenti Ginevra De Vico, del biennio, e Jacopo Marchetti del triennio -. Imparare a lavorare in team per noi è fondamentale: condividere idee e parole fa crescere. Importante è che ci è stato permesso di sperimentare».
Il progetto, pensato per l’anno della cultura, disegna una Brescia sempre più europea: «Sappiamo cosa desiderano i nostri giovani e con questi progetti cerchiamo di accontentare anche le loro richieste - ha detto la sindaca Laura Castelletti -. Per noi sono sfide che portano ogni volta l’asticella sempre più in alto».
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