«Ahia!» il romanzo di Zanotti, voce dei Pinguini tattici nucleari
Arriva in libreria il 3 novembre «Ahia!» (Mondadori, pp 144, euro 17), il primo romanzo di Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari. Il libro, che racconta l'incontro tra un giovane uomo e il padre, del quale fino a quel momento aveva sempre ignorato l'identità, è preordinabile da oggi su tutti gli store online.
E «Ahia!» sarà anche il titolo del nuovo EP dei Pinguini Tattici Nucleari, in uscita il 4 dicembre. «Ahia è una parola affascinante. Nessuno te la insegna. Non è che un giorno, quando sei bambino, tua mamma arriva e ti dice: "è qualcosa che devi esclamare quando ti fai male". Non te ne parla il maestro a scuola, non te la svelano gli amici al campetto. Tutti veniamo al mondo con un determinato numero di Ahia dentro, nel codice genetico, innati. Ognuno di essi corrisponde a una volta in cui permettiamo al mondo di farci del male» dice Riccardo Zanotti.
«Ahia prima che essere parola, è una reazione, o ancora meglio una smorfia, quasi un gioco. Non ha etimologia, perché non ha storia: è semplicemente qualcosa che esiste e che diamo per scontato, come il cielo sopra la testa e la terra sotto ai piedi. Nella sua semplicità, Ahia descrive un'infinità di emozioni e sentimenti, ed è per questo che ho voluto chiamare così sia il mio libro che l'ultimo nostro lavoro discografico: per ricordarci che siamo bambini che non devono avere paura di cadere e sbucciarsi le ginocchia» spiega il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari. Nel suo debutto narrativo Zanotti racconta un incontro difficile eppure necessario tra due generazioni, due mondi molto diversi tra loro, ma uniti dalla comune passione per la musica con personaggi un pò ruvidi ma terribilmente umani.
«Fosse stato per lui, non si sarebbe mai presentato a casa di un estraneo in quel modo, ma voleva troppo bene alla donna che l'aveva cresciuto» racconta nelle prime pagine di 'Ahia!'. Giovanni, ingegnere ventisettenne alto e curvo, decide di andare a cercare quel padre che non ha mai conosciuto per esaudire l'ultimo desiderio (o ordine) della mamma: «Chiedi a quello stronzo di venire al funerale». Ma ancora non sa che nulla sarà più come prima. Perché, mettendo piede nella casa del padre, una vecchia gloria in cerca di oblio, entrerà anche nel suo mondo tra sensi di colpa e mezze verità.
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