Cultura

Africa Day: tre realtà afrobresciane al Jollof Talk di Milano

Asanka Restaurant, il rapper Tommy Kuti e il duo dei Twinss si raccontano in occasione dell'evento organizzato per l'Africa Day
Il duo Twinss © www.giornaledibrescia.it
Il duo Twinss © www.giornaledibrescia.it
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L’«Africa Day», ricorrenza che celebra l’eredità culturale del continente africano, arriva anche a Brescia, dove un abitante su venticinque è di provenienza africana. Dall’Egitto alla Namibia, passando per il Sahara e il Golfo del Niger: il 25 maggio nel mondo si rende omaggio a quella parte di globo che ha fatto da «culla» all’intera umanità. Nella nostra città, nonostante l’alto tasso di residenti africani (20% del totale di stranieri al primo gennaio 2022, secondo i dati Istat), le iniziative dedicate sono ancora poche. Eppure qualcosa sta cambiando.

Sono trascorsi 60 anni precisi dal 25 maggio 1963, quando, sotto la guida del politico ghanese Kwame Nkrumah, 31 Stati africani fondarono l’Organizzazione per l’Africa Unita (poi Unione Africana) ad Addis Abeba, in Etiopia. L’obiettivo? Dare vita a un movimento pan-africano, che spingesse le nazioni coinvolte a collaborare per risolvere le problematiche che attraversavano il continente.

«È esattamente ciò di cui la nostra comunità ha bisogno in questo momento. Uniti siamo più forti» commenta Isaac Boateng di Asanka, il ristorante ghanese-africano di via Pusterla. L’imprenditore 32enne, nato in Ghana e cresciuto in provincia di Brescia, sarà tra i partecipanti del «Jollof Talk», contest culinario in programma domenica 28 maggio a Milano, in occasione dell’Africa Day. L’evento, organizzato a Villa Pallavicini dal collettivo We Africans United, vede la partecipazione di tre chef – da Ghana, Senegal e Nigeria – che si contenderanno il titolo di «migliore ricetta per il riso jollof», ma anche personaggi dello spettacolo, artisti e deejay. A presentare la serata sarà il comico Nathan Kiboba, già noto grazie alla trasmissione «Le Iene».

Isaac Boateng di Asanka Restaurant © www.giornaledibrescia.it
Isaac Boateng di Asanka Restaurant © www.giornaledibrescia.it

Asanka Restaurant non sarà l’unica realtà bresciana presente al Jollof Talk. Il rapper di origini nigeriane Tommy Kuti, cresciuto tra Brescia e Castiglione delle Stiviere (Mn), coglierà l’occasione per promuovere il suo nuovo singolo «Vino Veritas», uscito ieri. Ci saranno anche Adam e Hassane Guene, classe 1997, gemelli originari del Burkina Faso e cresciuti a Bagnolo Mella. Conosciuti come I Twinss, i due dj si occuperanno di intrattenere i commensali con ritmi afrobeat e hip hop.

Tommy Kuti © www.giornaledibrescia.it
Tommy Kuti © www.giornaledibrescia.it

Un tripudio di sapori

Gli iscritti al Jollof Talk sono, attualmente, 120. Al momento l’evento registra il tutto esaurito, ma c’è la possibilità della riapertura delle iscrizioni (si consiglia di tenere monitorato il link ufficiale). Il contest non comprenderà solo la cena - curata da chef Aziz - ma anche momenti di confronto, esposizione di opere d’arte e, come già accennato, musica e stand-up comedy.

«Il Jollof Talk nasce per rispondere alla domanda che tanti africani da sempre si pongono: qual è il riso jollof migliore?» spiega Boateng di Asanka Restaurant. «La verità è che questo piatto, composto da riso più o meno piccante e da carne e/o pesce a scelta, è un po’ come la pastasciutta per gli italiani. Non c’è una ricetta perfetta, ognuno lo cucina a modo suo. Asanka rappresenterà il jollof ghanese, in (amichevole) competizione con le ricette del Senegal e della Nigeria» continua.

Asanka Restaurant © www.giornaledibrescia.it
Asanka Restaurant © www.giornaledibrescia.it

Non è la prima volta che lo staff di Asanka prepara pasti per gruppi numerosi: «Siamo abituati a cucinare anche per 150, 200 persone, come dimostrano gli eventi passati - sul lago di Garda, ma anche alla fiera “Gusti di Frontiera” a Gorizia. In quel caso, il nostro è stato il primo ristorante africano a partecipare». Le esperienze di chi ha mangiato da Asanka sono quasi interamente positive, come testimoniano le review sui social e i messaggi inviati personalmente allo chef. «Una cliente originaria del Togo mi ha detto che da noi ha finalmente ritrovato i sapori di casa, dopo tanto tempo di lontananza dal suo Paese» ricorda Boateng.

Episodi spiacevoli? «Molto rari, ma ci sono stati anche quelli. Per fortuna, si sono risolti grazie a dialogo e pazienza. Una sera un cliente sulla quarantina, spinto dalla moglie a provare la nostra cucina, si è lasciato scappare osservazioni (in dialetto) non proprio lusinghiere. L’ho confrontato di persona, suggerendogli gentilmente di provare i piatti, prima di giudicare». Come previsto, l’uomo ha finito per apprezzare ogni portata, tanto da tornare da Asanka una seconda volta.

Boateng conclude: «l’Africa Day ci insegna che costruire una rete di supporto tra africani – di prima, seconda, anche terza generazione – è fondamentale se vogliamo davvero integrarci. Brescia è ancora indietro su questo aspetto. Mi piacerebbe venisse istituito un vero e proprio hub culturale in città, sia come punto di riferimento per la comunità africana, sia per far conoscere l’Africa ai bresciani».

Oltre al Jollof Talk di domenica, Asanka organizza anche un aperitivo con dj set e giochi africani venerdì dalle 17 in poi (via Pusterla 4/B).

Sulle note dell'afrobeats

Così come per il riso jollof, non esiste un’etichetta precisa neanche per Tommy Kuti (nato Tolulope Olabode Kuti). Afrobresciano, afroitaliano (come il titolo del singolo che lo ha lanciato nel 2017, con Fabri Fibra), italonigeriano o…? «Non ho etichetta, non mi piace definirmi. La mia vita [Kuti è del 1989] si è divisa tra Nigeria, Italia (Castiglione, Brescia e Milano) e Regno Unito (Londra), il che mi rende parte di tante culture diverse».

Sull’Africa Day, il rapper ha le idee chiare: «Grazie al Jollof Talk e all’impegno di We Africans United, gli afrodiscendenti in Italia stanno scoprendo che connettersi alla propria terra e alle proprie tradizioni dà nuova forza. La nostra community è una realtà solida e a Brescia lo è ancora di più. Da ragazzino, appena traferitomi qui, mi sono sentito elettrizzato. L’ambiente della cosiddetta “black music” era particolarmente attivo, direi pionieristico a livello nazionale». Lo dimostra la sua stessa carriera, che lo ha portato a collaborazioni di livello (a partire dal contratto con Universal), fino all’uscita dell’ultimo singolo «Vino Veritas», una canzone d’amore.

Il duo Twinss © www.giornaledibrescia.it
Il duo Twinss © www.giornaledibrescia.it

«Per il Jollof Talk, infatti, ho pensato di contattare un duo bresciano, i dj Twinss» racconta Kuti. Adam Guene, uno dei gemelli 25enni, anticipa la serata di domenica: «Puntiamo a portare un po’ di vivacità tra un piatto e l’altro. Partiremo con musica di accompagnamento a basso volume e poi dj set». Con il format Kulture”, il duo era stato tra i primi a portare i generi musicali hip hop, R&B, afro-trap e dancehall nelle discoteche e nei club bresciani. «Poi con il covid è saltato tutto. Adesso però, stiamo riprendendo in mano la situazione, dedicandoci sia alla musica che al videomaking».

Il Jollof Talk di domenica si può seguire anche sul profilo Instagram di @weafricansunited, mentre aggiornamenti in tempo reale sull'aperitivo africano da Asanka si possono avere seguendo @asanka.restaurant.

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