Addio al fachiro Frank, il gigante sognante di Gabriele Picco
Lungo 16 metri, sdraiato su 57 mila coni gelato, nel 2018 aveva stupito il pubblico, contribuendo al temporaneo rilancio della Crociera di San Luca, tra via Cavallotti e via Moretto. Esposto in febbraio nell'ambito della mostra itinerante Le meccaniche della meraviglia, aveva raccolto un tale successo da convincere gli organizzatori a prorogare l'installazione fino a maggio.
Un anno e mezzo più tardi, il gigantesco fachiro Frank, protagonista dell’opera di Gabriele Picco «Dovrei smettere di origliare le falene» era sostanzialmente caduto nel dimenticatoio, senza una collocazione definitiva in città. Le infiltrazioni d’acqua, e i topi, avevano però iniziato a danneggiare l’opera: non la scultura, ma i coni su cui era appoggiata, ormai del tutto degradati.
Mossi da buona volontà, i rappresentanti dell’associazione B.e.l.l.e. a.r.t.i., presieduta da Massimo Minini, hanno deciso di dare una ripulita alla Crociera: «Avevamo fatto una figuraccia con il regista Bob Wilson, quando gli avevamo mostrato la statua c’era una puzza insopportabile - spiega il gallerista, ex presidente di Brescia Musei -. Così, abbiamo deciso di fare un favore al Comune, pulendo lo spazio».
Il problema è che a quanto pare si sono fatti prendere la mano. «Hanno smembrato la mia opera senza chiedermi niente - accusa Picco, furente -. Avevano parlato dei coni, e su quelli non c’erano problemi. Ma per smontare la statua serviva la mia supervisione. Non si rendono conto del costo che ha».
Stando a quanto racconta Picco, tra lui e il Comune c’era un accordo: Frank, che vale centomila euro, sarebbe potuto restare nella Crociera fino a quando non fosse stata trovata un’altra soluzione. Ora Minini spiega che è stato fatto a pezzi per essere portato via. Dove? Non si sa. La Crociera ha bisogno di essere restaurata, ma il Comune non ha i soldi necessari, e un altro spazio sufficientemente grande da accogliere l’opera (tutta intera) non c’è.
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