Addio a Sergio Bazzana, pittore e fumettista bresciano
Addio a Sergio Bazzana, pittore e fumettista bresciano, morto a 96 anni. Domani, sabato, alle 13.45, il funerale nella chiesa parrocchiale di San Barnaba. Bazzana è stato il protagonista dei primi fumetti made in Brescia, fra il 1947 e il 1950. Bazzana il disegnatore, Elio Barucco l’autore dei testi, Vannini l’editore. «Il corsaro nero», «Wild Bill, la fantastica vita di Bill Hitchcock, il compagno di Buffalo Bill», «Il sole degli Incas», «La Primula nera», «Il ribelle del deserto», «Il piccolo Robinson», sono alcuni titoli delle sue strisce. Copertina a colori e tavole in bianco nero, «per risparmiare», raccontava Bazzana.
Nato a Verona, trasferitosi a Brescia con la famiglia, Bazzana aveva frequentato il ginnasio all’Arici e il liceo all’Arnaldo. La passione per il disegno, il bozzetto, la caricatura era maturata già sui banchi di scuola. Ritraeva i compagni, i professori, la vita della città. C’è un suo disegno che illustra la cupola del Duomo in fiamme la notte del 13 luglio 1944, dopo il devastante bombardamento degli Alleati.
Nel dopoguerra, per sbarcare il lunario, insieme all’amico Barucco iniziò l’avventura dei fumetti. «Era divertente, mi piaceva», raccontava. «Guadagnavo qualcosina, però non potevo campare con quei disegni». Lasciata la matita è stato dipendente della Singer per 34 anni. Dopo la pensione ha riscoperto la passione per l’arte, dedicandosi alla pittura. Per lo più paesaggi con la tecnica dell’acquerello. Numerose le mostre personali con le sue opere. Domani, alle 13.45, l’estremo saluto.
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