Cultura

Addio a Febo Conti, pioniere della tv dei ragazzi

Si è spento domenica a Desenzano il popolare attore e conduttore tv. Con "Chissà chi lo sa" ha fatto sognare una generazione.
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Febo Conti, notissimo attore e conduttore radiofonico e televisivo, grande protagonista della Tv per ragazzi, è morto ieri mattina nell'ospedale di Montecroce. Conti si è spento verso le 11, nonostante un ricovero protrattosi dal 5 novembre scorso e le cure assidue e affettuose dei medici. Avrebbe compiuto 86 anni fra pochi giorni, esattamente nel giorno di Natale. Lascia il figlio Fabio e la moglie, la cantante Italia Vaniglio, che per una singolare coincidenza proprio in questi giorni si trova anch'ella ricoverata nel nosocomio gardesano. La coppia, dopo una separazione, si era riavvicinata e ora viveva nell'abitazione di via Menasasso 33. La data delle esequie non è ancora stata stabilita. Si attende infatti il rientro del figlio, che si trova in Brasile. La salma è stata composta nel tardo pomeriggio di ieri nella camera mortuaria dell'ospedale di Desenzano, già méta di numerosi conoscenti, vicini ed amici del popolare presentatore.

Con Febo Conti, che si era stabilito da alcuni decenni a Desenzano, se ne va un pezzo della storia della radio e della televisione. Milanese, originario di Bresso, aveva iniziato la sua gloriosa quanto lunghissima carriera nel mondo dello spettacolo e della Tv a Radio Italia Nord, la voce dei partigiani, per approdare poi alla Radio della Svizzera Italiana conducendo trasmissioni come «La Costa dei Barbari» e «Il Dante avvelenato». All'epoca fu il più giovane annunciatore radiofonico d'Italia. Subito dopo il secondo conflitto mondiale entrò nella Compagnia del teatro comico di Radio Milano. Numerosi sono gli spettacoli diffusi. Le nozze arrivarono nel 1954, quando Fabio Conti (questo il vero nome) sposò la cantante Rai Italia Vaniglio.
Febo aveva sperimentato il suo intuito di talent scout, scoprendo un giovane imitatore: Alighiero Noschese, e aveva condotto «Il Gazzettino Lombardo». Nel '54 debuttò in Tv e due anni dopo nel cinema, con il film per ragazzi «Le vie della città».
Notorietà e successo arrivarono in grande stile nel 1961 con «Chissà chi lo sa?», il quiz pomeridiano per ragazzi ideato da Cino Tortorella. Febo Conti si presentava in trasmissione con in mano una cartellina con un grande punto interrogativo, esclamando: «Squillino le trombe, entrino le squadre». Tanto divenne famosa la trasmissione, che le domande di partecipazione arrivarono a 20mila in un solo anno; si vincevano allora solo alcuni libri. Conti interpretò anche le comiche mute «Febo Conti in Ridolini», trasmesse all'interno del quiz. I rapporti con la Rai si interruppero nel 1974 per riprendere nel 1998. È stato anche un bravo attore teatrale con Giustino Durano; fu tra i fondatori di Gardaland, responsabile agli inizi del settore spettacoli e intrattenimento di quello che è diventato uno dei maggiori parchi divertimento d'Europa. Febo Conti verrà ricordato anche per la sua generosità: si è infatti esibito in quasi 2.000 spettacoli di beneficenza. Nonostante l'età, numerosi erano i suoi progetti, cominciando dalla pubblicazione di un libro su modi di dire ed epigrammi. Iniziativa annunciata pochi mesi fa e destinata a restare incompiuta.
Ennio Moruzzi

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