A Roma la più grande mostra mai realizzata su Raffaello
Oltre 70mila biglietti già prenotati o venduti con richieste da tutto il mondo a dispetto dell'ansia da coronavirus ed è ormai conto alla rovescia per Raffaello, l'imponente rassegna prevista dal 5 marzo al 2 giugno alle Scuderie del Quirinale per i 500 anni dalla morte del maestro urbinate.
«È la più grande mostra su Raffaello mai realizzata, sicuramente la più impegnativa», premette presentandola al Mibact Mario De Simoni, presidente e ad di Ales Scuderie del Quirinale. Nata dalla collaborazione con gli Uffizi, che partecipano con un numero cospicuo di opere alcune delle quali mai esposte a Roma, e con la partecipazione di 52 istituzioni dell'arte, frutto di tre anni di lavori, studi, restauri (tra questi quello del ritratto di Leone X «che ha ritrovato i suoi colori») ai quali ha lavorato un team di studiosi e curatori, in prima fila Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi, la rassegna romana offre ai visitatori un percorso «a ritroso» - che parte cioè dalla morte di Raffaello e dalla sua tomba monumentale a Roma - con oltre 200 opere, assicurate per un valore, anch'esso record di 4 miliardi, di euro. Il prestito del ritratto di Leone X ha però provocato un terremoto all'interno degli Uffizi: il comitato scientifico si è dimesso in blocco in polemica con la scelta fatta, in quanto l'opera è inserita nella lista delle 23 considerate «inamovibili» per il loro carattere «fortemente identitario».
«Si tratta innanzitutto di un progetto scientifico serratissimo, di una grande opportunità di approfondimento intellettuale, non solo meraviglia per gli occhi, una mostra che farà crescere», assicura De Simoni. «Mai così tante opere tornate a Roma dalla morte di Raffaello», conferma al suo fianco il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Tra le due grandi istituzioni culturali, oltre al lavoro fianco a fianco per dare vita al progetto, anche un gemellaggio ad uso dei visitatori che, «completata la visita all'eccezionale mostra romana, devono assolutamente venire a Firenze per completare il percorso con quello di Raffaello che è rimasto agli Uffizi, ovvero la nuova sala di Raffaello o viceversa». Previsto anche uno sconto del 33% sul prezzo del biglietto degli Uffizi per chi avesse già visitato la mostra delle Scuderie e sul prezzo delle Scuderie per chi avesse visitato gli Uffizi.
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