Cultura

A Brescia si fanno baratti tra lettori per scambiarsi i libri

Sara Polotti
È una pratica diffusa nel mondo, anche tramite siti specializzati: nella nostra città, oltre alle cassette del book crossing, ci sono alcuni appuntamenti nei parchi dedicati al book sharing
Un libro in un cestino della bici
Un libro in un cestino della bici
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C’è un sito internet italiano che permette di scambiare libri a costo quasi zero. Si chiama AccioBooks e Gloria Pozzoli, monzese, l’ha fondato nel 2014. «Accio» è l’incantesimo inventato da J.K. Rowling in «Harry Potter» per avvicinare a sé degli oggetti; «books» indica i libri.

Ogni utente carica i libri che vuole scambiare, cerca i titoli che interessano, fa una richiesta di scambio e la persona dall’altra parte può accettare o meno. Dopodiché, in caso di avvenuto scambio, si procede alla reciproca spedizione via posta ordinaria (rigorosamente «piego di libri», che costa poco più di un euro), confezionando i libri in buste preferibilmente riciclate, in linea con uno dei principi del sito, la circolarità ecologica. Oggi Acciobooks conta tantissimi utenti attivi, tra normali e «pro», con una media di risparmio annuale di più di 1000 euro (come si legge in homepage).

Lo scambio di libri – che si chiama anche book crossing o book sharing – è una pratica ecologica, economica, culturalmente incentivante e molto appagante. Permette di liberare i propri scaffali dai libri che non interessano (perché non sono piaciuti o semplicemente per fare spazio) guadagnandone altri che effettivamente interessano. Anche a Brescia esiste ed è molto diffuso, in questo caso in versione fisica e non online. Sono infatti diverse le cassette di book crossing che punteggiano la città. Per nominarne alcune: quella gestita da Comunità Hebron al parco di via Luigi Gadola a Casazza, quella alla pensilina dell’autobus in viale Venezia 88, quella al parco del Vento a Caionvico, quella al Villaggio Prealpino (oggetto di recente vandalismo), quelle all’ingresso di diverse biblioteche… Ma le cassette non sono l’unico modo per sbarazzarsi di vecchi libri (in buono stato) ottenendone di nuovi.

Il Baratto del Libro e lo scambio al parco

Frequentati e attesi da cultori e cultrici del libro cartaceo sono soprattutto gli appuntamenti con i fine settimana di scambio libri al parco. Mensilmente, più o meno, avviene per esempio il Baratto del Libro al Parco dell’Acqua in Largo Torrelunga. «Il prossimo appuntamento è per il 19 maggio 2024», anticipano gli organizzatori. «L’iniziativa è nata più o meno nel 2010 fa da un gruppo di amici amanti dei libri», spiega Michele Palazzo. «Io avevo circa 11 anni e sono entrato per gioco, poiché una mia amica era figlia di uno dei co-fondatori. Col tempo ci sono state diverse evoluzioni e crescendo sia io che lei abbiamo iniziato a lavorarci sempre di più. A oggi sono uno dei membri attivi e co-gestori dell’iniziativa». Il Baratto del Libro del Parco dell’Acqua, aggiunge, è un vero e proprio baratto no-profit per amanti dei libri. Lo scopo è dare una nuova vita ai libri senza lasciarli marcire nelle librerie. Ora abbiamo circa 1000 libri: le persone vengono con i loro libri, li donano al Baratto e possono prendere in cambio lo stesso numero di titoli, in modo che ci sia sempre un ricircolo». Senza troppa rigidità: «Non siamo inflessibili. Chi voglia prendere libri senza la possibilità di donarne ha la libertà di farlo. Siamo tutti amanti della lettura e ci fa piacere che l’evento possa essere incentivante».

Altro appuntamento mensile è quello organizzato dalla Compagnia Amici del Parco, Tradizioni, Ambiente e Territorio: si tiene la prima domenica del mese (esclusi luglio e agosto) sotto alla grande pensilina del parco Jan Palach in via Tommaseo e funziona alla stessa maniera: porti tot libri, esci con tot libri (e con un fiore, come nel caso di domenica 5 maggio, quando i responsabili hanno regalato a tutte le persone una piantina in vista della Festa della Mamma). «L’associazione promuove senza scopo di lucro iniziative culturali, considerando prioritarie la tutela ambientale e la salvaguardia del territorio», scrivono gli organizzatori. Ci si può tenere aggiornati seguendo la loro pagina Facebook e, annunciano, a breve arriverà anche il profilo Instagram.

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