Un Liga da urlo esalta gli oltre 6.500 spettatori del Brixia Forum
Un Liga da urlo ha emozionato ancora una volta il pubblico da sold out (oltre 6.500 spettatori) accorso al Brixia Forum. Di ritorno nella nostra città dopo sei anni, il rocker di Correggio ha fatto leva sui pilastri del suo repertorio, ancor più che sui brani di «Dedicato a noi» (l’album pubblicato un mese fa), piacevoli ma non travolgenti, sebbene sia proprio l’ultimo disco che esplicita, sin dal titolo, lo stato d’animo attuale di Ligabue, quella voglia ecumenica di parlare di «noi» per ricomprendere nel suo dire una comunità di «sopravviventi» e forse anche di sopravvissuti.
È un live da chitarre ruggenti, che prende il via con la novità «Niente piano B», poi c’è «Quella che non sei» e va delineandosi il mood di serata, che mescola presente e passato all’insegna di un rock tirato e vitale. E già alla terza canzone - «Balliamo sul mondo» - scatta il «rompete le righe», con buona parte del pubblico seduto in tribuna che si riversa in platea, per dimenarsi più comodamente, in piedi.
Scaletta con bollicine
La scaletta è inedita, come da promessa, «perché mi ha davvero rotto che il pubblico sappia già, ancor prima di uscire di casa, le canzoni che farò». Sull’asse oggi-ieri è apprezzabile combinazione quella tra «Riderai» (hit di stagione) e la evergreen «Piccola stella senza cielo», mentre per annunciare «Lambrusco e popcorn» Luciano si concede una licenza…enologica: «Siamo in zona Franciacorta e io conosco il valore di quel vino bianco che spuma…Ma anche dalle mie parti abbiamo un vino che spuma: è rosso, come pochi altri al mondo…magari l’abbinamento alimentare non è il massimo, ma quello musicale è davvero ok, perché unisce spuma e rock».
Seguono, in ordine sparso, «Salviamoci la pelle», «La metà della mela», «Così come sei», «Questa è la mia vita», «I ragazzi sono in giro», la ballad «Lettera a G.» che precede la trascinante «Libera nos a malo», «Happy Hour», «Sarà un bel souvenir” (recupero sorprendente di un pezzo del 1991, quasi mai eseguito dal vivo), «Si viene e si va», «A che ora è la fine del mondo?» (cover di un pezzo dei R.E.M.), «Il peso della valigia», «Marlon Brando è sempre lui», «Tra palco e realtà».
«Dedicato a noi» (title-track del nuovo album) è il primo bis; quindi ampio spazio per le osannate «Certe Notti» e «Urlando contro il Cielo», che sigillano tra gli applausi il live, dopo due ore senza un attimo di respiro.
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