Cultura

Tutto quello che c'è da sapere sulla Festa delle Luci a Brescia

Dal 10 al 19 febbraio c'è «Light is Life. Festa delle Luci A2A»,organizzato da A2A con il Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei
Light is Life. Festa delle Luci A2A
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Brescia è pronta per illuminarsi, di arte e meraviglia. Nel palinsesto di «Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023» è in arrivo un appuntamento che trasformerà la città e il Castello in una galleria di opere a cielo aperto: dal 10 al 19 febbraio c’è «Light is Life. Festa delle Luci A2A». Un appuntamento organizzato da A2A in collaborazione con il Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei.

Per l’occasione, Brescia ospiterà le installazioni luminose di artisti nazionali e internazionali, tra cui 6 ospiti speciali: Angelo Bonello, direttore artistico del festival, Chila Kumari Burman, Marco Lodola, Federica Marangoni, Ivan Navarro e Oliver Ratsi.

In questo articolo potete trovare tutte le cose da sapere, dalle informazioni utili per accedere alla mappa delle opere del percorso: come esplorare la Festa delle Luci, dal cuore della città fino al suo punto panoramico per eccellenza.

Informazioni utili

Brescia ospiterà le installazioni luminose di artisti nazionali e internazionali
Brescia ospiterà le installazioni luminose di artisti nazionali e internazionali

Orari e modalità di accesso

L'accesso alla manifestazione è libero e gratuito, su turni continui fino a esaurimento dei posti disponibili per ogni luogo.

L'inaugurazione avrà luogo venerdì 10 febbraio alle 19 in Piazza della Loggia e sarà possibile visitare le opere fino all'una. In occasione del primo giorno di manifestazione, il Museo del Risorgimento e il Museo delle Armi saranno aperti gratuitamente per tutti i visitatori della Festa delle Luci.

Ecco gli orari dettagliati di tutti i giorni di apertura:

  • venerdì 10 febbraio: dalle 19 all'una
  • sabato 11 febbraio: dalle 18 all'una
  • domenica 12 febbraio: dalle 18 a mezzanotte
  • lunedì 13 febbraio: dalle 18 a mezzanotte
  • martedì 14 febbraio: dalle 18 a mezzanotte
  • mercoledì 15 febbraio (San Faustino): dalle 18 all'una
  • giovedì 16 febbraio: dalle 18 a mezzanotte
  • venerdì 17 febbraio: dalle 18 all'una
  • sabato 18 febbraio: dalle 18 all'una
  • domenica 19 febbraio: dalle 18 a mezzanotte

Il biglietto «saltacoda»

Il biglietto per saltare la fila è in vendita su ticketone e sul sito ufficiale della festa delle Luci (8 euro per gli adulti, 6 euro per i bambini fino a 12 anni). Un pass, utile a evitare le file e a fare del bene: il ricavato delle vendite dei biglietti, infatti, sarà devoluto a Banco dell'Energia, l'associazione che supporta le famiglie in condizione di povertà energetica.

Orari dei musei

In occasione della Festa delle Luci, per consentire gli allestimenti, gli orari di accesso ai musei cittadini e al Castello subiranno delle modifiche.

Da lunedì 6 a venerdì 10 febbraio, saranno chiusi: Strada del soccorso, Castello, parco del Castello e i musei, che riapriranno venerdì 10 alle 19, al termine dell'inaugurazione in Piazza della Loggia.

Come arrivare in Castello?

Si potrà raggiungere la Festa delle Luci in Castello solo tramite bus navetta gratuito che partirà da Piazzale Arnaldo (lato fioriere nei pressi della statua) e da Fossa Bagni (inizio via del Castello) dalle 17.30 all'una, con passaggio di un bus ogni 15 minuti. In occasione di venerdì, sabato e mercoledì 15 febbraio, l’orario della metro sarà prolungato, con ultima partenza dai capolinea all'una.

Il percorso

La mappa delle installazioni in Castello
La mappa delle installazioni in Castello

Riflettori puntati su una delle principali piazze della città: Piazza della Loggia dove venerdì 10 febbraio sarà allestito un suggestivo 3D mapping che animerà il palazzo sede del Comune di Brescia. A dare il via ai 10 giorni di festa che illumineranno la città sarà un testimonial d’eccezione, il campione olimpico Marcell Jacobs.

Vittoria contemporanea

Dopo l’inaugurazione in Loggia, si potrà passare alla seconda tappa del percorso. Destinazione, il Capitolium. Nell’antica Brixia romana di via dei Musei sarà collocata la prima installazione: una scultura realizzata da Angelo Bonello, titolata: «Vittoria trasformata», perché ispirata alla Vittoria Alata ma rivisitata in chiave contemporanea, per creare un dialogo in contrasto con le architetture classiche del luogo.

Il portale di luce

Superato il Capitolium, si potrà raggiungere la meta finale di questo percorso emozionale: il Castello. A segnare il passaggio dalla città al mondo fantastico creato dal festival, all’interno dell’area del castello, sarà «Arcos Lucis», un portale di luce, una sorta di arco di trionfo contemporaneo, opera di Daniele Davino.

Uomo e animale

Dopo l’ingresso, nel mondo di luce e colori, la prima installazione che si incontrerà è «Birds Fly Around With You» dell’artista giapponese Masamichi Shimada. Anche qui si parlerà di dialogo, non più tra classico e contemporaneo, ma tra uomo e natura. Ogni azione dello spettatore corrisponde una reazione degli uccelli luminosi con l’obiettivo di invitare le persone a riscoprire il valore della relazione tra uomo e animale.

Riscoprire la propria terra

L'opera «Hello Goodbye» di Marco Lodola
L'opera «Hello Goodbye» di Marco Lodola

Altra riscoperta, ma quella della propria terra. È la riflessione che sottende l’opera «Hello Goodbye» di Marco Lodola, uno dei maggiori artisti italiani contemporanei, oltre che fondatore del Movimento del Nuovo Futurismo. L’opera è un saluto ai marinai, ai viaggiatori, a chi se ne va lontano e a chi arriva, desideroso di riscoprire la propria terra.

Il messaggio

Femminismo radicale, attivismo politico e ricordi di famiglia, invece, è tutto ciò che è racchiuso in «Remembering a Brave New World», dell’artista britannica Chila Kumari Burman, una straordinaria installazione site-specific in technicolor con un chiaro richiamo alla mitologia, a Bollywood.

I ricordi

L'opera «Affinity» di Amigo & Amigo
L'opera «Affinity» di Amigo & Amigo

Un’installazione ispirata al cervello umano, dove ogni globo luminoso rappresenta un ricordo, e quando le persone ne toccheranno uno, si attiverà una luce; più a lungo si toccherà il globo, più la luce viaggerà lungo la scultura. «Affinity» è il nome dell’opera, interattiva e immersiva, realizzata dal gruppo di artisti australiano Amigo & Amigo.

Le sfide

L'opera «Run Beyond» di Angelo Bonello a Sydney
L'opera «Run Beyond» di Angelo Bonello a Sydney

Una ballerina e un uomo che si prepara a spiccare il volo. Sono i soggetti di due opere, portate a Brescia da Angelo Bonello, direttore artistico del festival. La prima titolata «Big ballerina», un’opera simbolo di bellezza ed eleganza esteriore, al contempo emblema di sacrificio, della fatica che richiede l’arte della danza, e «Run Beyond», un invito a superare i propri limiti e ad abbracciare con fiducia ogni sfida.

Il pianeta

L'opera «Floating Earth – Gaia» di Luke Jerram - Foto di Chrys Payne
L'opera «Floating Earth – Gaia» di Luke Jerram - Foto di Chrys Payne

Cura dell’ambiente e del nostro pianeta, sono racchiusi in «Floating Earth – Gaia» del francese Luke Jerram. Il cui obiettivo è quello di stupire, non solo visivamente, ma anche umanamente: responsabilizzare le persone e farle riflettere sul ruolo che vogliono avere nella salvaguardia dell’ambiente.

Completano il percorso le opere degli olandesi Vendel e de Wolf, di Michele Barzan e Franco Lorenzi e di Gali May Lucas dall’Inghilterra. La luce toccherà anche il Termoutilizzatore di A2A, la cui torre, durante tutto il festival, sarà illuminata e avrà sulla sommità uno skylaser puntato verso il Castello.

ANTEPRIMA FESTA DELLE LUCI

Storie di luce

Anche le accademie cittadine mettono in campo l'arte. Gli allievi dell'Accademia Santa Giulia e della Laba, in collaborazione con Cieli Vibranti, hanno realizzato un progetto corale sul tema «Risorgimento: una storia comune»: sia come periodo storico, sia come metafora della resilienza e della rinascita dei territori di Brescia e Bergamo.

Gli studenti di Brescia, inoltre, raccoglieranno le testimonianze vocali di alcuni cittadini «simbolo» della città. Saranno chiamati a esprimersi su quanto della propria cultura, vita, tradizione non può essere cancellato. Le loro diventeranno un vera e popria opera, titolata: «Le cose che non si possono dimenticare», dove i pensieri si trasformeranno in flussi di lettere, che scorreranno lungo il perimetro della Fossa dei Martiri, mentre la loro voce farà da sottofondo sonoro.

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