Cultura

Sanremo, Amadeus: «Blanco mi ha chiamato e ha chiesto scusa»

Il direttore del Festival sulla prima serata: «Era previsto un calcio ai fiori ma non è stata una gag»
BLANCO SI SCUSA CON SANREMO
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Blanco ha chiamato Amadeus e ha chiesto scusa. Lo afferma lo stesso direttore artistico del Festival di Sanremo in conferenza stampa. La produzione e il conduttore stesso sapevano che il cantante bresciano aveva in programma «scatenarsi» sul palco. La cosa era concordata, o comunque condivisa. Poi, stando a quanto affermato, qualcosa è andato storto

«Ma non è una gag andata male – commenta Amadeus -. È andata così. Sul palco c’erano moltissime rose, e la logistica era complessa. La canzone è stata provata due-tre volte. Era previsto che desse un calcio ai fiori. D’altra parte, il gesto faceva parte della narrativa della canzone. Sapevamo che forse si sarebbe rotolato sul palco. Nello sgabuzzino dietro al palco, nel monitor non si abbiamo ben capito. Non mi ero accorto nemmeno delle parole di Morgan nel famoso duetto con Bugo. Non ho percepito, quindi, la natura del problema tecnico. Ma a un certo punto mi è stata palese l’esagerazione rispetto alle prove e a quello che mi era stato raccontato circa la sua esibizione».

Poi, la telefonata. «Blanco mi ha chiamato stamattina – prosegue Amadeus -. Era dispiaciutissimo, e chiede scusa al Festival. Ha sbagliato. Io lo dico sempre. Quando ci sono problemi tecnici, alzate la mano e fatelo sapere. Ci si può fermare e rifare. Al Festival, ricordo che era capitato anche a Francesco Renga. Riccardo ha scatenato la propria rabbia sui fiori, ma non per mancare di rispetto a Sanremo. Dal canto proprio, lui non ha chiesto di essere capito, ma perdonato. È consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto. Quindi, accetto la sua richiesta di scuse».

Il precedente con Will Smith

Will Smith è stato bandito dagli Oscar per 10 anni dopo aver schiaffeggiato Chris Rock. La Rai si deve dotare di un codice di comportamento e intervenire su Blanco? «Non ho una risposta – commenta il direttore artistico del Festival -. Devo andare di pancia. Will Smith sbagliò, ma che sia stato escluso per dieci anni mi sembra esagerato. Noi non potevamo prevedere la reazione di Blanco. Magari sbaglio, ma io non me la sento di punirlo escludendolo da Sanremo per il futuro. Lo conosco da un paio di anni. L’ho sempre trovato educato, disponibile e rispettoso. Mi sono sorpreso nel vederlo così. Vorrei solo che capisse ciò che ha fatto. Lo desidero per lui e per la sua carriera».

Pronti via, la conferenza stampa si era aperta con la condanna di Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo: «Quando uno fa una cazzata basta chiedere scusa, nel rispetto del lavoro degli altri».

In sala stampa avevano parlato dell’artista di Calvagese pure i Pooh. «Non abbiamo visto cosa ha combinato Blanco – le parole di Roby Facchinetti -. Ma notiamo che ha colpito tutti. Bisognerebbe chiedere a lui il perché di quella reazione. Per quanto ci riguarda non abbiamo mai strappato fiori sul palco. Li abbiamo regalati a mogli, amiche e, ammettiamo, a volte amanti».

La spiegazione del disguido tecnico

Nel corso della conferenza stampa, anche la spiegazione del guaio tecnico: «A Blanco è stato assegnato un ricevitore sbagliato – afferma Federica Lentini, capoprogetto e vicedirettrice prime time della Rai - e quindi non gli arrivava il segnale in cuffia. Ha provato a dirlo, ma a volte, fuori dal palco, è complicato capire cosa accade». 

Il sindaco Biancheri coglie forse il centro della questione: «E comunque – afferma – non si è mai parlato così tanto di fiori a Sanremo. Anche se, più ne discutiamo, più andiamo dietro a questa vicenda…».

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