Riapre Coney Island, la copertina del New Yorker è di Mattotti
Le magiche luci dei luna park di Coney Island stanno per riaccendersi e il «New Yorker» festeggia con una copertina firmata da un fumettista e illustratore italiano ricercato in tutto il mondo.
Lorenzo Mattotti, comic artist bresciano ma che da oltre 20 anni vive a Parigi, ha creato l'immagine di un uomo e una donna che si baciano in aria, travolti dal movimento della giostra, catturando un momento di gioia perfettamente normale nel passato, ma che sembra ancora di fantascienza nel prossimo futuro. Fa sfondo alla coppia la celebre Wonder Wheel che ha compiuto cento anni nel 2020, ma i festeggiamenti erano stati rinviati per la pandemia.
Con il Ciclone e le altre attrazioni di Coney Island, la ruota delle meraviglie tornerà a girare il 9 aprile dopo 18 mesi di blocco: i luna park si erano fermati nell'ottobre 2018 per la pausa invernale, ma non avevano riaperto la scorsa primavera, quando New York era finita in lockdown totale per il Covid. Inizialmente la ripresa sarà a capacità limitata - un terzo del potenziale - con l'obbligo per i visitatori di indossare maschere, comprare i biglietti online, farsi misurare la temperatura all'ingresso e rispettare il distanziamento sociale.
«Il 2020 è stato il primo in cento anni in cui la Wonder Wheel non ha mai girato», ha detto la famiglia Vourderis che dal 1983 gestisce la ruota. Lo scorso maggio cadeva anche il decennale dell'inaugurazione di Luna Park: 19 giostre high-tech fatte in Italia - le hanno costruite e le gestiscono i vicentini del Gruppo Zamperla a loro volta da cento anni nel «business delle meraviglie» - tra cui il Tickler, un rollercoaster per famiglie con curve a sorpresa, il Mega Disko o il Beach Shack, dall'apparenza innocua ma che simula l'esperienza del surf tra venti da tornado.
Tutto questo celebrato dalla copertina del «New Yorker»: «Da noi in Italia i luna park sono stagionali. Arrivano nella tua città durante le feste o per la celebrazione del santo patrono», ha detto al settimanale Mattotti, i cui ricordi alle giostre sono di quelle occasioni: «Quando salivo sulle attrazioni con gli amici e facevo il filo alle ragazze».
L'artista italiano era da poco tornato a casa dopo aver portato in giro per il mondo il suo film a cartoni animati tratto dal racconto di Dino Buzzati «La famosa invasione degli orsi in Sicilia» (le voci dell'edizione italiana coprodotta da Indigo sono di Andrea Camilleri, Toni Servillo e Antonio Albanese) quando è scoppiata la pandemia.«Il Covid - ha spiegato al New Yorker - mi ha costretto a restare nel mio studio a lavorare. Mi ha aiutato a riscoprire il piacere del disegno. Sono anche tornato a un'altra passione, i dipinti su larga scala. È stato, almeno per me, un periodo molto produttivo».
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