Per i Musei Civici anche il 2024 sarà anno da Capitale della Cultura
«È stato un anno ricchissimo e lo dicono i numeri. Ma non abbiamo perso tempo: il nuovo programma è altrettanto ricco»: Laura Castelletti, sindaca di Brescia, si riferisce al 2023 e al passaggio di testimone all’anno che è appena iniziato. Ieri infatti è stato presentato il nuovo palinsesto dei Musei Civici: la prossima stagione culturale di Fondazione Brescia Musei punterà sulla storia, ma anche sulla contemporaneità, celebrando inoltre i cinquant’anni dalla strage di Piazza Loggia, con una mostra di Maurizio Galimberti, che partendo dalle foto scattate da Renato Corsini la mattina dell’esplosione ha pensato a un progetto site-specific con le sue classiche espansioni di Polaroid (dall’8 marzo al 28 luglio al Museo di Santa Giulia).
La proposta
Ma andiamo per gradi. «La mostra dedicata a Lorenzo Lotto già aperta in Pinacoteca traghetta verso il primo vero progetto», svela il direttore della fondazione Stefano Karadjov. «Si tratta di "La spedizione dei Mille, memoria e racconto nel reportage pittorico di Giuseppe Nodari", artista e medico di Castiglione delle Stiviere». Si terrà dal 27 gennaio al 7 aprile nelle Sale dell’Affresco del Museo di Santa Giulia, anche per celebrare il primo compleanno del museo del Risorgimento «Leonessa d’Italia».Torneranno poi la gratuità dei musei per i residenti in città («cultura vuol dire benessere e vorrei che l’Ordine dei Medici prescrivesse una visita al museo», dice la sindaca), gli appuntamenti estivi al Viridarium, firmati Cinema Nuovo Eden, e il mix tra archeologia e contemporaneo. «Arricchiremo il parco delle sculture del Viridarium: dopo la sfera di Emilio Isgrò, tornerà Francesco Vezzoli e collocheremo lì la Nike Metafisica acquisita dopo la mostra di qualche anno fa», spiega Karadjov.
Nuovi appuntamenti
«La sfida del 2024 è non scendere di qualità e attrattività, mantenendo alto il livello della proposta culturale con mostre di pregio», ha chiarito Francesca Bazoli, presidente della fondazione, sottolineando anche la continuità di alcuni format, «che si consolidano sempre di più. Parliamo del Brescia Photo Festival che avrà luogo da marzo con una mostra-focus su Franco Fontana e un progetto sul reporter Gabriele Micalizzi; le mostre sui diritti umani nell’ambito del Festival della Pace, stavolta con l’artista esule sudanese Khalid Albaih; e l’arte contemporanea diffusa». A questo proposito, molto attesa è la mostra del bresciano Giuseppe Bergomi, un tributo antologico che si terrà dal 19 aprile al 3 novembre tra il Grande Miglio in Castello e i chiostri di San Salvatore per ripercorrere tutta la sua poetica.
Attesa è infine la grande mostra sul Rinascimento di Brescia inizialmente in programma per il 2023. A cura di Roberta d’Adda, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati, vedrà protagonisti conosciuti (Moretto, Romanino, Savoldo) e una narrazione che Karadjov definisce eccentrica.
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