Cultura

Nuovi fondi per la cultura: avanti col museo su Franca Ghitti

Verrà realizzato a Darfo Grazie agli aiuti regionali ristrutturazioni in vista e nuovo festival teatrale
Franca Ghitti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Franca Ghitti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nuovi fondi per sistemare i gioielli della cultura e dell’arte in Valcamonica, a partire da una primizia che renderà ancora più appetibile il territorio camuno: il museo dedicato a Franca Ghitti. Con un contributo regionale di 453mila euro, a fronte di investimenti complessivi per oltre un milione, la Comunità montana metterà in atto il progetto «Costruire valore», all’interno del Piano integrato per la cultura, che prevede sia una serie di sistemazioni infrastrutturali dei luoghi della cultura sia il rilancio di festival e programmi culturali della prossima estate.

I luoghi riceveranno attenzioni, a cominciare, come detto, dal primo allestimento del museo Ghitti a Darfo, per celebrare la famosa artista camuna scomparsa alcuni anni fa. I fondi serviranno anche per ristrutturare l’edificio di Casa Borondo a Malegno, la «Stua» di palazzo Martinengo a Malonno, in via di restauro da parte del Comune in questo periodo, e per la realizzazione di una nuova casa per artisti ad Angolo Terme. Il progetto offre un aiuto concreto anche ai tanti operatori culturali del territorio per ripartire con i loro festival e con gli eventi culturali.

Diversi gli aiuti: al Festival della fisarmonica di Cevo, a Oltreconfine, i laboratori del Festival dello Sciamano, Wind Festival, Festival di poesia dell’associazione Molecole e infine al Borgo degli artisti. C’è anche una novità, la messa in campo di un festival sul teatro classico e la danza negli spazi romani a Cividate, ma anche attenzioni per l’arte rupestre. Sarà infatti creato un polo universitario da parte del Centro camuno di studi preistorici e una serie di interventi per la segnaletica e l’accessibilità. «La cultura camuna può ripartire con una buona base - dice il presidente del Distretto culturale Attilio Cristini -. Con queste risorse sosteniamo i Comuni e gli operatori per facilitare la costruzione di nuove attività culturali, dopo l’emergenza che ha bloccato l’intero settore. La cultura in Valle è importante non solo per i beni storici e artistici, ma anche perché in questi anni sono cresciuti molti professionisti di valore, che sanno organizzare eventi».

 

 

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